Grazie a Ranieri l’argentino è sulla strada giusta: costato circa 30 milioni, ora incide ed è diventato un titolare in più
Tre partite da titolare nelle ultime 4 di campionato. Tra l’altro tre partite giocate per intero, dall’inizio alla fine, cosa che in questa stagione gli era capitano solo un’altra volta, proprio al via, in quel Cagliari-Roma che ha aperto le danze lo scorso 18 agosto. Tre partite in cui Matias Soulé si è ripreso parte della scena persa in precedenza, con la consapevolezza che questa seconda parte di stagione gli può regalare quelle scintille che un po’ tutti si aspettavano la scorsa estate. Perché se c’è un capitale preso e rivalutato davvero da Claudio Ranieri in questi suoi 105 giorni giallorossi quello è proprio il talento argentino, non fosse altro per quanto è stato pagato pochi mesi fa (25,6 milioni più 4 di bonus).
Il percorso
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Soulé era arrivato tra gli squilli di tromba, con tanta gente festante all’aeroporto di Fiumicino nel giorno del suo sbarco a Roma. È stato il secondo investimento più grande della scorsa estate (solo Dovbyk è costato di più) e su di lui si era riposta gran parte dell’aspettativa del post-Dybala, quando la Roma era entrata nell’ottica di vendere la Joya. Poi, però, è cambiato tutto, con Dybala che è rimasto a Roma e il Flaco (come è soprannominato Matias) che si è pian piano eclissato. De Rossi ci credeva tantissimo, Juric anche era convinto che avesse delle qualità importanti, ma ora a rilanciarlo sul serio è stato Ranieri. “Matias deve stare sereno, la Roma del futuro è sua”, ha detto l’allenatore giallorosso subito dopo la vittoria di Parma, giunta con un gioiello di Soulé su punizione.
Diciotto carati
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Già, perché quest’anno di gioie personali Soulé ne ha vissute poche, appena due, ma entrambi di altissimo livello. Roba da diciotto carati, considerando anche la rete di tacco siglata a Verona. Due reti che testimoniano tutto quello di cui è capace Matias, su cui Ranieri il timbro lo aveva già messo lo scorso anno. dopo un Frosinone-Cagliari terminato 3-1. “Quando hai campioni come Soulé, che calcia come Maradona o Zico, devi solo applaudire. E questo è il bello per chi viene allo stadio e paga il biglietto”, le parole di Sir Claudio. Che pian piano lo sta aiutando a gettare via tutte le tossine negative, dandogli i consigli giusti e indicandogli la strada migliore. “Non è facile essere un giocatore della Roma, Matias non deve farsi prendere dall’ansia di voler dimostrare – ha detto ancora Claudio Ranieri – Deve pensare a Baldanzi, che quando è arrivato qui – un anno fa – non era capace di fare così male come lo è invece adesso”.
Il futuro
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Adesso Soulé deve insistere su questa strada, spingere sull’acceleratore, ma senza strafare. A gennaio lo hanno cercato Fulham, Valencia e Betis, ma non solo. Lui è voluto restare e vuole imporsi con la Roma. Perché nell’ultimo mese Soulé ha recuperato autostima e fiducia in se stesso. Ed è pronto a mettere la marcia giusta, quella che gli può davvero permettere di prendersi la Roma del futuro.
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