I giallorossi si prendono altri 3 punti nella serata dedicata a Ranieri. A segno Mancini, Joao Felix, Paredes e Cristante, espulso Gimenez dopo venti minuti. Il Diavolo risprofonda al nono posto
Nell’ultima notte all’Olimpico di Claudio Ranieri, festeggiato dai tifosi per la sua rimonta in classifica e le 500 panchine in Serie A, la Roma regala al suo allenatore-eroe tre punti d’oro e il quinto posto in classifica che avvicina l’Europa League e dà la speranza di centrare la Champions all’ultima giornata. In uno stadio stracolmo con 68.143 spettatori (record assoluto di presenze) e davanti al vicepresidente Ryan Friedkin che definisce prima del match Sir Claudio “A great man” (“Un grande uomo”), i giallorossi stendono il Milan in inferiorità numerica dopo 19’ per l’espulsione di Gimenez e si prendono la scena con i gol di Paredes e Cristante nella ripresa dopo un primo tempo finito uno a uno con le reti di Mancini e Joao Felix.
recidivo
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Ranieri rispolvera Paredes e lo schiera nel ruolo di play a centrocampo, mentre Conceiçao schiera Felix dietro a Gimenez in attacco. Pronti via e la Roma, caricata a mille dal clima di entusiasmo che si respira all’Olimpico, passa subito in vantaggio al 2’: su angolo di Soulé (qualche secondo prima pericoloso con una percussione in area), Mancini vince un duello fisico con Tomori e di testa spinge il pallone in rete. I giallorossi festeggiano con Ranieri in panchina e poi devono fronteggiare la reazione dei rossoneri. Che culmina al 17’ con un destro di Jimenez che sfiora il palo a Svilar battuto. In campo il nervosismo tra i giocatori è palpabile e al 19’ Gimenez si fa espellere (dopo il controllo del Var) per una gomitata al petto a Mancini al termine di un’azione d’attacco: il messicano ci ricasca, già in Roma-Feyenoord di Europa League del 20 aprile del 2023 era entrato sul ginocchio del difensore – per il quale nutre chiaro risentimento – rimediando il rosso. In superiorità numerica la Roma inizia un’altra partita nel segno del possesso palla. Ma in chiusura di tempo il Milan alza la voce e pareggia al 38’ mostrando orgoglio: sul bellissimo lancio di Pulisic, Jimenez (tenuto in gioco da Celik) conclude a rete ma viene stoppato da Svilar, sulla respinta è però lesto Joao Felix a insaccare di destro a porta sguarnita.
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punizione divina
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Nella ripresa, il Milan indietreggia pronto a ripartire, la Roma spinge subito sull’acceleratore alla ricerca del sorpasso. Dopo un assalto dell’onnipresente Pulisic, si rende pericoloso al 7’ Angelino, poi a seguire Saelemaekers. Fino a quando non arriva il colpo da maestro da piazzato di Paredes al 15’ da quasi trenta metri. La parabola è irresistibile, il pallone risulta imparabile per Maignan e all’Olimpico riesplode la festa. Conceiçao prova a rianimare i suoi con Jovic, Leao e Fofana, Ranieri qualche minuto dopo risponde con Rensch e Gourna-Douath. Si lotta su tutti i palloni e gli ospiti provano a pungere in due occasioni con Leao. Ranieri immette allora anche El Shaarawy e Baldanzi e viene subito ripagato dalle sue scelte: al culmine dell’ennesimo assalto orchestrato da ElSha, a firmare il tris è Cristante con un tiro dal limite dell’area. Il Milan si arrende (viene espulso pure Conceiçao per proteste) e alla fine tutti i giocatori, infortunati compresi, ringraziano Ranieri, a partire da Hummels, a sua volta omaggiato prima della gara con un premio alla carriera per le sue 645 presenze totali coi club. Una festa nella festa in un Olimpico che dedica al suo allenatore cori e striscioni. Uno dei tanti recita: “Un grande condottiero… un romanista vero”.
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