Forse il titolo è un po’ sommario e affrettato ma in verità la partita di stasera la decidono gli errori di Celik e Zalewski ed un’idea di calcio di Juric piuttosto appannata e raffazzonata.
Non era iniziata male la partita per i giallorossi, al primo minuto sui piedi di Pellegrini arriva una palla interessante che il Capitano spedisce alta sulla traversa. Al 6’ dopo un triangolo Mkhitharian – Lautaro . Thuram il numero 9 interista impegna Svilar con un destro micidiale che però finisce in angolo e poco dopo è sempre Mkhitaryan a rendersi pericoloso con un tiro che finisce di poco sopra la traversa.
Risponde Pellegrini al 40’ con un tiro al limite dell’area a cui Sommer si oppone.
Il patatrac arriva al 60’ quando dagli sviluppi di un corner per i giallorossi sulla trequarti interista Frattesi strappa la palla a Zalewski e si invola sulla destra. Cross verso Lautaro al limite dell’area che Celik intercetta di tacco regalando all’argentino un magnifico assist per il vantaggio nerazzurro.
Dopo qualche minuto Celick prova a riscattarsi impedendo a Dimarco il tap-in per il raddoppio interista.
La Roma dopo i cambi galleggia nel campo, i ritmi più bassi di entrambe le squadre, rivelano la vera incapacità dei giallorossi di fare inserimenti incisivi per raggiungere il pareggio, Suole ci prova nel recupero con un sinistro insidioso che Sommer respinge.
Non c’è più tempo, Massa fischia la fine del match.
La classifica si complica dopo questo ennesimo stop. Vero che la Roma ha giocato un buon primo tempo contro un’Inter “giocabile” e certo non quella che abbiamo conosciuto lo scorso anno, vero che la Roma ha limitato il potenziale offensivo dell’Inter con menzione speciale a Ndicka che ha tenuto a bada Thuram come un cane da guardia ma anche vero che la Roma non è stata cattiva quando poteva far male, timida, leziosa, quasi impaurita. Pochissimi tiri nello specchio, passaggi infiniti e azioni sterili e vedere Dybala fare il terzino su Bastoni è stato un colpo al cuore quasi quanto vedere la solitudine in area di rigore di Dovbyk, quasi irriso dai difensori interisti che se lo palleggiavano come le foche con la palla.
Di chi è la colpa? Certamente il modulo di gioco di Juric non aiuta a dinamizzare il gioco con due centrocampisti e due trequartisti che non trovano modo di coordinarsi e poco importano le dichiarazioni di Mister Juric che esalta l’abnegazione dei suoi giocatori più rappresentativi “Lollo” e “Paulo”.
Del calciomercato? Nonostante gli oltre cento milioni spesi sembra che i giocatori siano stati comprati “a casaccio” senza un ragionamento logico, lasciando sguarnite le posizioni dei terzini che più sono mancate alla Roma nelle ultime stagioni.
Della società? A tutt’oggi, nonostante sia stato annunciato come imminente il nuovo Direttore Sportivo, ancora nulla si è saputo. Rimane solo il buon Ghisolfi che ancora non parla italiano al punto di essere il comunicatore ufficiale – che poi non è il suo ruolo – e la proprietà è latitante.
Avvistati all’Olimpico emissari del Qatar, questo vuol dire che la Roma è effettivamente in vendita?
Tabellino
ROMA – INTER 0-1
Roma (3-4-2-1): Svilar, Angelino, Cristante (79’ Le Fee), Ndicka, Pellegrini, Dovbyk, Koné (53’ Pisilli), Celik, Dybala (79’ Soule), Mancini, Zalewski (72’ Baldanzi). All.: Juric
Inter (3-5-2): Sommer, Pavard, Acerbi (27’ De Vrij), Bastoni (71’ Bisseck), Darmian (71’ Dumfries), Barella, Calhanoglu (12’ Frattesi), Mkhitaryan, Dimarco, Martinez (72’ Correa), Thuram. All,: Inzaghi
Marcatori: 60’ Martinez (I)
Arbitro: Massa di Imperia
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