Il tecnico dopo la vittoria sul Como: “Non si fanno certe domande a un allenatore… So quando fare i cambi, Saelemaekers e Dovbyk andavano gestiti”
Da Como al Como. La Roma di Ranieri chiude il cerchio e prosegue la cavalcata che profuma d’Europa e ha portato 27 punti nelle ultime 11 partite. Una rimonta risolta dai cambi di Sir Claudio che aveva previsto una battaglia contro la squadra di Fabregas. “Avevo avvisato tutti quando ho detto che andavamo dal dentista senza anestesia. Il Como è un’ottima squadra e sono convinto che si completerà diventando il Parma degli anni 90. Hanno personalità e miglioreranno di sicuro. Fabregas farà una grande carriera, come l’ha fatta da calciatore”, ha esordito Ranieri. “Abbiamo faticato perché giocavano molto alti, avevo detto ai miei di restare dietro e compatti ma la voglia della squadra è sempre quella di attaccare e abbiamo subito gol – ha proseguito il tecnico -. Per fortuna la Roma ha dimostrato voglia di rimonta e grazie alla spinta dello stadio ce l’abbiamo fatta”.
i cambi
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Come detto a fare la differenza sono stati i giocatori subentrati dalla panchina. “So quando devo mettere i giocatori – ha spiegato Ranieri -. Dovbyk e Saelemaekers non stavano bene e sapevo che dovevo gestirli. Avrei voluto togliere prima Dybala ma si è fatto male Celik. So che ho dei giocatori che sanno entrare bene in partita, e questo a un allenatore dà tranquillità. Vincere poi dà autostima, all’inizio quando sono arrivato non c’era. Ora tutti si aiutano e si parlano. Io sono davvero soddisfatto dell’umiltà di questi ragazzi. Nel finale avremmo dovuto gestire meglio alcune palle, abbiamo la frenesia di chiudere le partite ma serve anche la lucidità”.
ancelotti
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Chiusura con una risposta ad Ancelotti che in un’intervista in settimana ha nutrito dubbi sull’addio alla panchina di Sir Claudio a fine stagione. “Ma mi lasciate perdere? (ride, ndr). Non si devono fare queste domande a un allenatore. Le ho lette le parole di Carlo, buona serata…”. Visti i risultati è lecito quantomeno pensarci. Prima del match Ghisolfi era tornato a parlare del futuro in panchina: “Non abbiamo fretta, abbiamo tempo. Vogliamo fare la scelta giusta del nuovo allenatore e vogliamo restare concentrati sul presente. Per il momento col mister abbiamo risposto con trasparenza su questo argomento e oggi non c’è niente di nuovo”.
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