Si esaminano le immagini delle telecamere per identificare i tifosi che hanno costretto Doveri a interrompere lo spareggio con la Samp. La società intanto continuerà la battaglia legale e pianifica una serie di cambiamenti
In dodici mesi la Salernitana è passata dalla serie A alla C, due retrocessioni di fila che lasciano il segno. La delusione è enorme come l’amarezza per un epilogo che avrà inevitabili strascichi perché l’interruzione della partita, decisa dall’arbitro Doveri dopo tre stop per il lancio in campo di sediolini, fumogeni e petardi, porterà a una lunga squalifica dello stadio Arechi. Ma non solo. Nel corso della notte la Polizia ha visionato le immagini del sistema di videosorveglianza presente all’interno dell’impianto e quelle registrate dagli agenti della Digos. A breve porteranno all’identificazione di coloro che hanno anche provato a sfondare un varco d’accesso tra Curva Sud e campo di gioco e a colui che, dopo essere entrato in campo, ha sferrato un pugno a uno steward. I responsabili, anche quelli che hanno lanciato gli oggetti, rischiano denunce oltre all’inevitabile Daspo. All’Arechi era presente il Questore di Salerno Giancarlo Conticchio che, fino a dopo la mezzanotte, ha seguito tutte le operazioni di deflusso. “Condanniamo gli episodi di violenza, comprendiamo che gli animi si possono accendere quando si arriva a questo spareggio e si accendono ancora di più per episodi dubbi che hanno caratterizzato la partita”, aveva commentato a caldo ieri sera l’ad del club Maurizio Milan. A lui il compito di riavviare il progetto del rilancio.
il contesto
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La Salernitana deve ripartire dalla Serie C. Due anni fa, di questi tempi, il club di Iervolino sognava in grande dopo la salvezza conquistata in massima serie dalla squadra allora allenata da Paulo Sousa. Poi i tanti, troppi errori di gestione societaria, i continui cambi alla direzione sportiva e alla guida tecnica che hanno portato i campani di nuovo in C, dopo dieci anni. La proprietà, contestata dai tifosi, non si tira indietro. Lo ha subito chiarito l’ad Maurizio Milan, pochi minuti dopo la conclusione della partita con la Sampdoria. “Non indietreggiamo rispetto all’impegno e alla nostra presenza a Salerno. Ripartiamo dalla C con un progetto di rilancio”. Sarà rivoluzione. Inevitabile l’addio del ds Valentini e l’allenatore Marino, sono annunciate novità anche all’interno dell’organigramma societario. La Salernitana avrà un nuovo presidente (l’attuale massimo dirigente Busso si dimetterà), potrebbe essere lo stesso proprietario Iervolino oppure un dirigente di sua fiducia. La squadra potrebbe avere un consulente di mercato e non più un direttore sportivo, ma occorrerà fare in fretta per scegliere il nuovo allenatore e i calciatori perché tra venti giorni inizierà il ritiro precampionato a Cascia.
battaglia legale
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La Serie B è un capitolo chiuso? Se lo chiedono in tanti. Di sicuro lo ha sancito il campo al di là delle polemiche legate allo spareggio giocato dopo oltre un mese dalla fine del torneo e a certe decisioni, contestate, dell’arbitro Doveri nella sfida di ieri, ma la Salernitana andrà avanti con la sua battaglia legale. Ci saranno altri ricorsi perché ritiene di essere stata lesa in un proprio diritto con lo slittamento dello spareggio.
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