Il tecnico giallorosso ritrova Renato Sanches e spiega come bisogna utilizzare la Joya che in campo fa quello che vuole al di là dei suoi suggerimenti
Verona, Salernitana e Cagliari. Occasione ghiotta per De Rossi, da nuovo allenatore della Roma, di centrare 3 vittorie su 3 dopo il tracollo e l’esonero di Mourinho. Lavoro, sacrificio e ‘Dybala libero‘ sono il credo di De Rossi per aiutare la Roma a risollevarsi e far tornare il romanismo fiero dopo il buio del mese di Gennaio. Le decisioni del tecnico della Roma sui nuovi e la sfida tra passato, presente e futuro con il suo ex allenatore Ranieri, oggi avversario in panchina al Cagliari.
Roma, De Rossi giudica i nuovi acquisti
La Roma è pronta a tornare in campo dopo un’altra settimana di lavoro piena per recuperare forma fisica, infortuni e inserire in campo i nuovi giocatori: “Una settimana piena di lavoro è tanta roba per un tecnico, anche se vogliamo andare avanti nelle coppe. Sui nuovi dico che potranno portare qualità nelle giocate, nei movimenti senza palla, sono due giocatori di qualità e a me piace molto questo. Inserirsi dopo tre giorni è quello che è, però a livello di interazione con gli altri compagni sono belli svegli”.
De Rossi ha poi chiarito le condizioni fisiche di Sanches e Smalling: “Renato ha completato il recupero e sta con noi. certo non è felice per i tanti infortuni avuti, però si è mostrato subito disponibile e lo staff aveva curato già prima che arrivassi, lo vedo tranquillo. ci sarà contro il Cagliari mentre Smalling ci sarà con l’Inter o con il Feyenoord”.
De Rossi ritrova Ranieri e ricorda i momenti di gloria vissuti
L’ultimo incontro tra De Rossi e Ranieri fu l’anno scorso in Serie B quando De Rossi era alla Spal e Ranieri alla guida del Cagliari. Roma-Cagliari aprirà le porte ad un altro incontro, ricco di momenti di gloria passati: “Mi uniscono tanti bei ricordi, con lui abbiamo sfiorato lo scudetto, poi mi ha accompagnato alla porta nei miei ultimi mesi, anzi ci siamo accompagnati insieme. Quando questi momenti emozionanti li passi accanto a un uomo come lui, è tutto un guadagno, ha intelligenza pura, ti dà sfumature che magari non hai colto, esci sempre arricchito da una chiacchierata con lui. Mi farà piacere batterlo quest’anno dopo il match dell’anno scorso con la SPAL, ho un affetto vero per l’uomo e rispetto per l’allenatore”.
Per De Rossi, Dybala in campo fa quello che vuole
Ci sono tecnici che chiedono più disciplina tattica in campo e chi meno, De Rossi sceglie la seconda opzione per Dybala: “Ci sono giocatori che hanno talento a cui devi dare un po’ di libertà di più. A Dybala non puoi dire di non abbassarsi mai, può fare la giocata decisiva e l’importante è che uno vada ad occupare lo spazio, per me è un aspetto importante.
È ovvio che poi l’obiettivo noi siamo occupare lo spazio, uscire dalla prima pressione e così lui si trova nella posizione del secondo gol di Salerno, sebbene gli diamo qualche indicazione fa quello che vuole. La maggior parte dei giocatori, negli ultimi metri, devono trovare loro la soluzione e gli altri devono sfruttare le sue caratteristiche. Ho giocato 20 anni con Totti, nessuno gli diceva cosa fare, dovevamo solo abbassare la testa quando aveva lui il pallone. Un giocatore così che abbiamo è Dybala e dobbiamo sfruttarlo”.
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