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Reggiana-Salernitana: la cronaca della partita

September 22, 2024 | by allcalcio.it

Reggiana-Salernitana: la cronaca della partita


Sette tiri in porta non sono sufficienti. La Salernitana trova sulla propria strada super Bardi, il portiere della Reggiana, e deve accontentarsi solo di un punticino sblocca classifica. Nel contempo, Martusciello può consolarsi con una notiziona: per la prima volta in gare ufficiali, la sua squadra non incassa gol. Nel giorno del Santo Patrono Matteo, i granata avrebbero voluto regalare una bella vittoria a 1500 supporter che hanno gremito il settore ospiti, ma difetti di mira di Wlodarczyk, Braaf e poi di Torregrossa, due volte su tre compensati con miracolosi interventi dell’estremo difensore di casa, hanno impedito il colpaccio. Si riparte dal pareggio in Emilia. Salernitana adesso di scena a Udine in coppa Italia il 25 settembre e poi il 29 settembre all’Arechi, in campionato, contro il Catanzaro. 

Il modulo e la pretattica

Un po’ di conferme e un po’ di pretatica da vigilia: dal frullatore di Martusciello viene fuori un tris di novità per Reggiana-Salernitana. Comfermata in blocco la difesa che incassato tre gol contro il Pisa – da destra a sinistra, Stojanovic, Bronn, Ferrari e Njoh – l’allenatore granata si presenta al Mapei Stadium senza Tongya (obbligato dall’infortunio), Verde e Tello nell’undici base. Al loro posto ci sono Braaf da esterno sinistro, Hrustic largo a destra, Reine-Adelaide da mezzala. La sorpresa delle sorprese è l’innesto nell’undici base del giocatore francese, reduce da un infortunio muscolare. “Lui e Soriano mi hanno riempito gli occhi, ma adesso bisogna osservarlo sotto stress e capire quanto possano rendere, che minutaggio abbiano”, aveva osservato l’allenatore in conferenza pre gara. Nel dubbio, il minutaggio di Adelaide –  giocatore con potenzialità da altissime coppe europee ma diversi intoppi fisici nel proprio curriculum – comincia dal 1′. 

L’omaggio al Santo Patrono

Striscione nel settore ospiti: “Il nostro Patrono con sua Maestà… ovunque la salernitanità”. La Salernitana scende anche in campo con una patch speciale sulla manica della maglia. Il 21 settembre, nel giorno in cui Salerno è ai piedi di San Matteo, Sepe e compagni affrontano la Reggiana con un ricamo sulla t-shirt. Le casacche saranno poi vendute all’asta in collaborazione con il portale specializzato CharityStars (offerte possibili dal 30 settembre). Il ricavato sarà devoluto alle mense dei poveri San Francesco, Casa Nazareth e Ristorante Sociale. 

La cronaca

Al 34′ il tiro di Vergara scuote i guanti di Sepe, ma l’azione è viziata da offside di partenza. Un po’ in difficoltà, la Salernitana sulla fascia destra. Non solo perché Stojanovic pasticcia, ma anche perché Braaf sbaglia l’uscita, Maggio gli ruba palla e il suo tiro con il giro, di destro, sibila non molto lontano dal palo alla sinistra di Sepe. Poi sale in cattedra la squadra di Martusciello e lo fa soprattutto appoggiandosi alla tecnica e alla fisicità di Reine-Adelaide, che non ne spreca una e neppure ha bisogno di sapere dove sia il pallone. Incollato al piede, sguardo periferico, diventa subito centro di gravità della manovra. Al 10′, dopo il break di Stojanovic – assai a proprio agio, quando deve curare solo la fase offensiva -, l’ex Olympique Lione e Nizza gestisce, Wlodarczyk confeziona la sponda per Braaf che di destro non angola il tiro. Ancora Bersagliera al 16′: Braaf-Hrustic-Wlodarczyk-Hrustic ma il tiro è rimpallato dalla difesa emiliana. Si infiamma la partita e la Salernitana al 25′ sull’asse Maggiore-Wlodarczyk costruisce un’azione clamorosa. Bravissimo il centrocampista nella verticalizzazione, l’attaccante polacco ha lo specchio spalancato e cerca il diagonale ma non angola a sufficienza, esaltando il riflesso di Bardi che salva con un miracoloso intervento di piede. Un minuto dopo, è astuto Reine-Adelaide a non ingaggiare il duello aereo con il portiere della Reggiana rischiando fallo, la respinta è raccolta da Wlodarczyk che serve a Braaf la terza sponda della sua partita. Tiro immediato con il destro, di poco fuori. Poi riemergono le solite difficoltà in fase difensiva: Bronn spende il fallo al limite dell’area, Sepe può solo guardare e pregare sul calcio di punizione di Portanova che impatta la trasversa (31′). 

La ripresa

Sospiri granata in avvio di secondo tempo. Wlodarczyk sbaglia lo stop e dalla palla persa nasce la verticalizzazione per il gol di Okwonkwo neo entrato (al posto di Gondo) ma la rete è annuallata per fuorigioco. Poi il centravanti polacco della Salernitana confeziona un altro assist per Hrustic che calcia di prima intenzione (5’st) e Bardi è reattivo respingendo sulla propria sinistra. Ma la grandissima occasione – un rigore in movimento – illumina la mattonella di Braaf al 15′ st. E’ sontuoso il colpo di tacco no look con il quale Reine-Adelaide smarca l’ex Verona all’altezza del dischetto. Braaf ci arriva in corsa, vorrebbe spaccare la porta anziché piazzare il più comodo dei colpi con l’interno del piede e… regala il pallone agli ultras increduli, assiepati in 1500 nel settore ospiti. Luce e incursore, è sempre Reine-Adelaide a condurre il contropiede della Salernitana alla mezzora. Filtrante per Verde che libera il tiro di sinistro, sui pugni di Bardi. Martusciello cambia mediana e attaccanti. Al 37′ sul piede sinistro di Torregrossa c’è il pallone del possibile vantaggio ma il tiro ancora una volta non è sufficientemente angolato. Bardi gli chiude lo specchio. Altra opportunità per la Salernitana al 45′. La rifinitura è di Dalmonte, la sovrapposizione da sinistra e il tiro sono di Tello, che angola bene ma alza la mira. Al quarto minuto di recupero, super Bardi dice ancora no alla zampata di Torregrossa



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