Ranieri su Roma-Cagliari: “Dovbyk deve reagire”

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Il tecnico della Roma sulla gara con il Cagliari: “Io credo in Artem ma lui deve credere in noi”

Francesco Balzani

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Un parziale dietrofront e un avviso ai naviganti con riferimento particolare a Dovbyk: “Chi pensa di mollare, non gioca”. Claudio Ranieri in un’anomala conferenza stampa (di solito non parla mai nella settimana di coppa) ha voluto subito chiarire la sua nuova posizione sull’espulsione di Hummels a Bilbao. “Prima di iniziare con le domande, volevo tornare sull’espulsione di Mats – ha esordito il tecnico -. Avevo detto che era netta perché avevo visto l’immagine dal telefonino e non tutta la dinamica. Credo sia un pochino forzata, non ci sono tutti e 4 i parametri per dire che è una chiara occasione da gol. Credo sia stata severa, la poteva dare, come poteva dare il giallo. In una partita più particolare magari avrebbe dato il giallo e nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Turpin però lo vorrei sempre. A me piacciono questi tipi di arbitri. Di solito non faccio mai interviste dopo la coppa, ma sapete che Cagliari per me è particolare, per cui mi piaceva ribadirlo”.

crisi dovbyk

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E col Cagliari sia Dybala che Dovbyk potrebbero restare a guardare: “Paulo non è al 100%, ma è per me è un punto fermo del prossimo anno, quando sta bene è una Roma differente, lo ribadisco. Dybala quando sta bene vale il prezzo del biglietto, fa giocate che altri non fanno”. Di sicuro non le sta facendo Dovbyk: “Credo in lui, ma lui deve credere in noi – puntualizza Ranieri -.Noi abbiamo un modus di giocare aggressivo, con determinazione. A lui ho detto ‘tu pensi al gol, io penso alla prestazione’. Se non fa una buona prestazione e non fa gol, allora comincio a pensare male. Io quello che chiedo ai ragazzi è la prestazione, poi so che non possono stare sempre al 100%. Ma se non mi dai né prestazione, né gol, mi lasci con l’amaro in bocca. Lui deve lottare, come tutti gli altri, non voglio credere che si sia arreso, me lo deve dimostrare, negli allenamenti e in partita. Poi se si arrende io ho altri 25 giocatori da far giocare”.

futuro allenatore

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Segnale chiaro, meno chiaro è il futuro della panchina della Roma. “Mi sembra prematuro, aspettate la fine del campionato e saprete chi ha scelto il presidente – ha continuato Sir Claudio -. Io ancora in panchina? No, non cambio idea, ho un raggio d’azione e vedrete cosa succederà. Il focus ora deve essere le prossime 10 partite, per la società e per i tifosi. Giochiamo queste partite alla morte e poi raccoglieremo i punti che sapremo meritarci”. Infine sulle recenti esclusioni di Saelemaekers e Konè: capisco che per voi fa notizia, ma per me no, è plusvalenza, ho l’opportunità di cambiare in corsa. A Bilbao avevo bisogno di determinati tipi di giocatori, poi la strategia non si è potuta fare. Sono giocatori fortissimi che sono nella mia testa per fare forte la Roma. Per me non c’è nessuno problema con loro”.



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