
Nella gara tra Venezia e Sudtirol a brillare è stata la stella di Kike Perez. Lo spagnolo si è reso protagonista con un gol e due assist
Il Venezia, dopo appena un anno di Serie A, si ritrova a giocare nel campionato cadetto. Come ogni neoretrocessa che si rispetti, è abbastanza scontato che – almeno ai blocchi di partenza – parta come favorita per una immediata risalita nel massimo campionato, anche se abbiamo imparato che non sempre si tratta di un processo così lineare.
In effetti, anche la squadra di Mister Stroppa, decano della categoria, sta tenendo un ruolino di marcia abbastanza altalenante. In 10 partite si sono succedute 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte.
Il bilancio è comunque positivo: le sconfitte – con Cesena e Carrarese – sono arrivate a distanza di 5 partite intervallate da risultati positivi e, in ogni caso, il Venezia rimane nella scia della prima della classe. Al momento, infatti, sono solo 5 i punti che separano i lagunari dalla vetta del campionato, temporaneamente occupata dal Modena: si tratta di un divario che può assolutamente essere colmato.
Dopo la rocambolesca sconfitta con la Carrarese, il Venezia è quindi ritornato alla vittoria nella gara interna contro il Sudtirol con un convincente 3-0 in cui a brillare è stata la stella di Kike Perez. Lo spagnolo, in particolare, si è reso protagonista con un gol e due assist utili ad archiviare la pratica contro gli altoatesini e ad avviare una nuova striscia positiva.
Chi è Kike Perez
Perez è un centrocampista spagnolo arrivato a Venezia durante l’annata della Serie A e, più precisamente, è stato integrato nella rosa nel mercato di gennaio per provare a dare uno scossone alla classifica del Venezia. Nonostante poi la stagione si sia conclusa nel peggiore dei modi, il centrocampista all’alba della nuova stagione si è dichiarato comunque soddisfatto sia del proprio nuovo allenatore che del suo percorso di crescita in questa fase della stagione, culminata poi con la prestazione sontuosa contro il Sudtirol.
Il giocatore, legato al Venezia fino al 30 giugno 2027, è arrivato in Laguna per mettere a servizio della squadra una notevole esperienza maturata nella Liga Spagnola: 120 presenze suddivise tra Valladolid, Rayo Vallecano ed Elche. Un profilo tutt’altro che da sottovalutare, specialmente in un campionato cadetto in cui può ampiamente fare la differenza non tanto dal punto di vista dell’intensità, quanto dal punto di vista della qualità nel gioco.
Come gioca Kike Perez
Appena qualche settimana fa, lo stesso centrocampista, nel corso di una conferenza stampa, ha riassunto brevemente ma in modo efficace le sue principali caratteristiche di gioco: «Sono un giocatore a cui piace avere il pallone tra i piedi – si legge sul sito ufficiale del club – ovunque il mister decida di farmi giocare, io sono a disposizione. Posso giocare dietro la punta, posso agire da mezzala, l’importante per me è aiutare la squadra a fare risultato».
Da qui si può notare che lo spagnolo preferisce agire nelle parti centrali del campo, dove può con la sua tecnica districarsi da situazioni di traffico. Mancino naturale, riesce a trovare con facilità linee di passaggio per i suoi compagni.
Nella partita contro il Sudtirol, ad esempio, è riuscito a pescare Doumbia (il quale ha realizzato comunque una rete non facile) tra molte maglie dei giocatori avversari. Insomma, è un giocatore che dispone di un bagaglio tecnico ampiamente al di sopra della media del campionato.
Quanto vale e chi lo cerca
È innegabile che un profilo così maturo in mezzo al campo possa far gola a molte squadre anche di categoria superiore. Al momento, secondo Transfermarkt, lo spagnolo ha una valutazione di circa 2 milioni di euro, certamente condizionata dal fattore età: Perez compirà 29 anni il prossimo febbraio; perciò, si tratta di un profilo non più giovanissimo.
Già dalla fine dello scorso anno, con la retrocessione del Venezia, qualche club di Serie A aveva messo gli occhi sullo spagnolo: il Verona, in particolare, sembrava essere ad un passo dal chiudere il trasferimento del calciatore. Questione che, come visto, non si è concretizzata. Alla fine, il club lagunare ha convinto lo spagnolo a rimanere, ma non è detto che nel prossimo futuro – specialmente se dovesse continuare su questi livelli – non si possano riaccendere i fari su di lui

