Gli esami di CP11 rinviati di un giorno ma si teme un mese di stop. L’americano è il capocannoniere del campionato e produce un quinto dei potenziali assist della squadra. In sua assenza, per Allegri cambia molto
Quattro gol sui nove segnati. Un quinto degli assist attesi di squadra: 1,4 su un totale di 6,8. Tre dribbling a partita, puliti puliti. L’attaccante con più tackle e palloni intercettati. Il giocatore più decisivo, il più bravo a creare dal nulla e allo stesso tempo dare una mano all’organizzazione di Allegri. Il Milan, con l’assenza di Christian Pulisic, perderebbe tutto questo e oltre per qualche settimana… e il condizionale è legato agli esami di CP11, slittati a domani mattina. Il pessimismo però è di casa. Pulisic è quasi sicuro di saltare la Fiorentina e a Milanello si teme che l’americano resti fuori anche un mese, dopo il problema a un bicipite femorale che lo ha costretto a uscire dopo mezz’ora di Stati Uniti-Australia. E ora?
nkunku: più spazio
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E ora il Milan cambia. Uno di quei cambiamenti che non vuoi fare ma a cui sei costretto dalla vita. Via, svoltare in fretta che non c’è tempo da perdere. Prima conseguenza: Christo Nkunku avrà più spazio, da subito. Può essere titolare domenica contro la Fiorentina e oltre, perché il francese – pur diverso da Pulisic – ha qualche caratteristica che lo lega a CP11. Sa giocare in diverse zone del campo. È imprevedibile palla al piede. Ama giocare da seconda punta. Se ne facciamo una questione di opportunità, sarà il primo beneficiario. Direbbe lui: finalmente, dopo i soli 52 minuti giocati finora in campionato.
loftus-cheek: nuovo stile
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La versione con Loftus-Cheek avanzato, vista contro Lecce e Bologna, avrebbe più possibilità di tornare di attualità in caso di lunga assenza di Pulisic. RLC ha cominciato la stagione da mezzala titolare ed è evoluto in coltellino svizzero dalla metà campo in su. Con lui, certo, è un Milan diverso: meno offensivo, più fisico. Loftus tra l’altro può entrare a metà campo o giocare da attaccante alternativo. (E anche qui, è questione di prospettiva: sentirsi utile in due ruoli o indispensabile per nessuno?) Nelle prossime settimane potrebbe tornare a giocare più avanti ma, per questo, sarà importante anche capire come starà Adrien Rabiot nei prossimi giorni: quel polpaccio non lascia tranquillo il Milan e Loftus-Cheek è la primissima alternativa al francese in mezzo al campo.
leao: il jolly nel mazzo
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Rafa Leao in questa equazione è ovviamente un fattore ma lui, come sempre, non dipende da nessuno. Che giochi o non giochi, sarà soprattutto una questione di suo rendimento (o, al massimo, della condizione di Santiago Gimenez). La condizione fisica non è in dubbio: Leao ha giocato solo mezz’ora con la nazionale portoghese e da lunedì si allena a Milanello, non è al 100% ma sta bene. Certo, i problemi di Pulisic aumentano le opportunità anche per lui, ma non è questo il punto centrale. Piuttosto, dopo le critiche pubbliche e private di Allegri alla fine di Juventus-Milan, è nelle mani del suo allenatore. Una questione psicologica. Allegri nelle prossime 48 ore dovrà decidere se dare fiducia dall’inizio a Leao oppure tenerlo seduto all’inizio di Milan-Fiorentina. Spoiler: non lo dichiara ma, conoscendolo, nella sua testa ha già deciso.
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