Decisivo il gol di Flamingo al 98′, rimpianti per un palo di Vlahovic al 105′. Fallito l’obiettivo minimo stagionale dei bianconeri in Europa. E Motta perde Veiga, vittima di un problema muscolare
La Juventus perde la quarta partita stagionale, ma stavolta il colpo è fortissimo: il 3-1 subito ai supplementari al “Philips Stadion” dal Psv Eindhoven costa l’eliminazione dalla Champions pure ai bianconeri. Dopo Milan e Atalanta, pure la squadra di Motta finisce vittima dei playoff e, a questo punto, nella massima competizione europea tra le nostre resta in corsa soltanto l’Inter. Dopo il 2-1 dell’andata per i bianconeri, in Olanda decidono i gol di Perisic (53′), Weah (63′), Saibari (74′) e Flamingo (98′). Per la Juve è un doppio contraccolpo, sul campo e in società, perché la qualificazioni agli ottavi era stata indicata come obiettivo minimo stagionale a bilancio. E, con essa, sfuma anche il bonus Uefa da 11 milioni.
veiga ko
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Motta parte con Conceiçao, McKennie e Nico Gonzalez alle spalle di Kolo Muani. Mentre Bosz s’affida al tridente Perisic-De Jong-Lang e alla spinta dei 35 mila del “Philips Stadion”, che nei primi minuti trasmettono coraggio agli olandesi. La Juventus contiene le folate iniziali di Perisic e Noa Lang, ma dopo poco più di dieci minuti Motta si trova costretto a rivedere la difesa con l’uscita di Veiga e l’accentramento di Kelly. Colpa dell’infortunio del portoghese, fermato da un problema al polpaccio (domani gli esami). La maledizione del reparto continua, ma nella sfortuna il tecnico bianconero è costretto ad anticipare l’ingresso di Cambiaso, subito in partita e tra i più pericolosi con le sue giocate sulla fascia sinistra. Benitez salva un gol sul diagonale del terzino. La squadra di Motta, forte del 2-1 dell’andata, alterna gestione e fiammate sulle fasce. A destra Conceiçao sgasa e spesso manda in tilt la difesa biancorossa. Intorno al quarto d’ora non riesce ad approfittarne Kolo Muani, che sul cross dell’ex Porto non trova la porta di testa. È sempre dell’ex Psg l’altra occasione migliore del primo tempo: stavolta al numero 20 non riesce la deviazione sottoporta. I pericoli del Psv, attento a non concedere troppo campo per le ripartenze della Juventus, sono tutti nei piedi di Perisic e Lang: se l’ex interista non inquadra la porta dal limite, sull’olandese si immola Kelly.
perisic riapre tutto
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Nel secondo di tempo si alza la temperatura del “Philips Stadion” e aumenta la pressione del Psv. La Juventus ha la chance per portarsi in vantaggio con Kolo Muani. Se il francese in avvio si fa murare da Benitez, dopo dieci minuti Perisic non perdona. L’ex interista, imbeccato da una gran giocata di Noa Lang, fredda Di Gregorio con un diagonale di destro chirurgico. Partita sempre più aperta e spaccata. De Jong non trova il colpo del ko e così arriva la risposta bianconera: Weah con un bolide dalla distanza non lascia scampo a Benitez e pareggia i conti. L’americano e la Juventus devono però aspettare diversi minuti prima di poter esultare. Inizialmente l’arbitro Vincic, su segnalazione del guardalinee, annulla per sospetto fuorigioco di Kelly. Semaforo verde soltanto dopo il controllo al Var che ammutolisce il pubblico di Eindhoven. Scena che si ripete a un quarto d’ora dalla fine quando il solito Perisic inventa e, dopo un appoggio volante di De Jong, il Psv si riporta in vantaggio con Saibari, più reattivo di Gatti sottoporta. L’arbitro convalida soltanto dopo la conferma del Var. Il nuovo svantaggio obbliga Thiago Motta a rivedere la Juventus: prima il triplice inserimento di Savona, Thuram e Yildiz e poi anche quello di Vucinic al posto di Kolo Muani.
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i supplementari
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Il primo extratime inizia con l’ingresso di Mbangula per lo stremato Cambiaso (Nico Gonzalez si piazza in mezzo al campo) e una Juve più coraggiosa, ma che rischia di rimanere in 10 al 94′ per un’entrata al limite di Savona su De Jong: Vincic estrae solo il giallo. E al 98′ ecco il gol che condanna i bianconeri: sugli sviluppi di un calcio di punizione da metà campo, Bakayoko, servito in area sulla destra mette in mezzo e trova la deviazione di Gatti. Di Gregorio compie il miracolo sul compagno ma nulla può sul tap-in dell’ex Sassuolo. La Juve reagisce e stavolta è la sfortuna a fermarla: prima del mini intervallo, sul cross da sinistra di Mbangula, Vlahovic colpisce il palo a pochi passi da Benitez in allungo. È l’ultima, grandissima occasione: il Psv festeggia, l’Italia si interroga. Perché adesso per noi, in Champions, resta in corsa soltanto l’Inter. Che troverà agli ottavi proprio una delle olandesi (Psv o Feyennord) che hanno fatto fuori le italiane.
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