Plusvalenze, ecco le decisioni del Gup del Tribunale di Roma in merito alle accuse su vari reati contestati al club bianconero, sanzionato di oltre 150mila euro
Si è chiuso con un lungo elenco di patteggiamenti il processo penale Prisma su presunte plusvalenze e manovre stipendi per la Juve e i suoi ex dirigenti: nel primo pomeriggio di oggi a piazzale Clodio, il Gup del Tribunale di Roma Anna Maria Gavoni ha infatti dato il via libera alle richieste della difesa bianconera.
le pene patteggiate
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Queste le pene – su cui si erano già positivamente espressi i pm Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano – che hanno ricevuto il benestare della gup: per l’ex presidente Andrea Agnelli è stato proposto un patteggiamento di 1 anno e 8 mesi; per l’allora vicepresidente Pavel Nedved 1 anno e 2 mesi; per Fabio Paratici, ex direttore sportivo, e Cesare Gabasio, da gennaio 2021 Chief Legal Officer della Juve e centrale nella scrittura delle carte per le manovre stipendi, 1 anno e 6 mesi; per Stefano Cerrato (Chief Financial Officer), Marco Re (Chief Financial Officer fino a luglio 2020) e Stefano Bertola (Chief Operating Officer), un anno convertito in ammenda. Tutti i patteggiamenti superiori all’anno prevedono pene sospese e ammende. Per l’ex amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene è stato confermato il non luogo a procedere. Al club sono stati inflitti 156.750 euro di ammenda.
i risarcimenti
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Per le 221 parti civili ammesse al processo, sono state definite transazioni per un terzo dei richiedenti pari a 1 milione e 80mila con contributo di chi ha chiesto il patteggiamento ad eccezione di Cesare Gabasio.
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le contestazioni
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I reati contestati sono manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali delle società quotate, dichiarazione fraudolenta, ostacolo agli organi di vigilanza.
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