Pioli non si dimette, squadra e società sott’assedio, la decisione di Commisso, gli scenari

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Crisi sempre più profonda dopo il ko con il Lecce: scatta la dura contestazione dei tifosi, Viola Park blindato dalle forze dell’ordine. Rivoluzione in vista, serve anche un ds

Alta tensione in casa Fiorentina dopo il ko interno col Lecce. La classifica è sempre più allarmante, ma Pioli – da quanto si apprende – non ha alcuna intenzione di dimettersi. Mentre i tifosi stringono d’assedio squadra e società con una contestazione durissimo, Commisso, che ha già dato l’addio al ds Pradè, pensa a una soluzione per uscire dalle sabbie mobili: tutti gli scenari.

Fiorentina, l’ultima figuraccia non fa cambiare idea a Pioli

Con la sconfitta subita al Franchi per mano del Lecce, i ko della Fiorentina salgono a 6, a fronte di quattro pareggi e zero successi. Se domani il Genoa dovesse pareggiare o vincere col Sassuolo, la Viola scenderebbe all’ultimo posto: uno scenario impensabile dopo l’ambizioso mercato condotto dalla società.

Sul banco degli imputati è finito Stefano Pioli, che mai avrebbe immaginato di ritrovarsi coinvolto in una tale bufera dopo aver allenato Cristiano Ronaldo. Invece, lo scenario è drammatico, ma, secondo quanto filtra dal capoluogo toscano, l’ex Milan, che ha firmato un contratto da 3 milioni a stagione fino al 2028, non è affatto orientato a gettare la spugna. Per intenderci: dovrà essere il club a esonerarlo.

Scatta la contestazione: squadra e società sott’assedio

Sono ore roventi sulle sponde dell’Arno. All’esterno del Franchi è scattata la contestazione dei tifosi, che ce l’hanno con tutti: da Pioli ai calciatori, fino alla società. “Uscirete a mezzanotte” hanno scandito nei cori che hanno accompagnato l’ultima disfatta di una stagione nera.

Intanto la società ha imposto silenzio stampa e ritiro fino a data destinarsi al Viola Park, blindato dalle forze dell’ordine. Agenti all’esterno del centro sportivo della Fiorentina per evitare tensioni.

La decisione di Commisso e gli scenari

La separazione da Pradè lascia un vuoto in società, per cui toccherà a Commisso decidere cosa fare con Pioli. In queste ore le parti dovrebbero confrontarsi, ma tutti gli indizi portano al divorzio.

Secondo le ultime indiscrezioni di violanews, il patron pensa a una soluzione tampone, ossia affidare le redini della squadra al tecnico della Primavera, Daniele Galloppa, fino alla sosta, dopodiché si procederà alla scelta del nuovo allenatore. Tanti i nomi circolati negli ultimi giorni: Vanoli, Thiago Motta e De Rossi sembrano essere in vantaggio su tutti gli altri.

Serve anche un ds: spuntano Giuntoli e Sabatini

A Firenze è in atto una vera e propria rivoluzione. Già, perché va individuato anche un nuovo direttore sportivo. Giuntoli, fiorentino doc, è è mossa da una voglia matta di riscatto dopo aver fallito alla Juventus; il vulcanico Sabatini ha dimostrato a Salerno che le salvezze impossibili sono in realtà possibili. Si valutano anche altri profili, ma in questa fase la priorità è rappresentata dalla panchina.

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