Pink Floyd, la canzone che Nick Mason ha definito un “sacrilegio”
September 11, 2024 | by allcalcio.it
Questo aneddoto necessita di un antefatto: il brano Fearless (1971) dei Pink Floyd contiene al suo interno un celebre inno calcistico. Si tratta di You’ll Never Walk Alone, traccia tratta da un musical degli anni Quaranta e riadattata per diventare l’inno del Liverpool Football Club.
Il canto da stadio di Fearless, intonato dai tifosi del Kop Choir del Liverpool, è inizialmente sepolto in profondità nel mix, una specie di borbottio sommesso. Poi, man mano che la musica cresce, cresce anche l’energia del coro, fino a quando, negli ultimi secondi, l’inno del Liverpool si distingue con assoluta chiarezza.
In questo consiste appunto il “sacrilegio”, secondo la definizione che ne ha dato il batterista dei Pink Floyd, Nick Mason. Quindi non si tratta di una regola d’oro della musicalità trasgredita, di un qualche suono classico modificato, di un litigio tra due membri della band con idee diverse.
No, affatto: è una questione calcistica.
Roger Waters, infatti, è un tifoso dell’Arsenal, la squadra del Nord di Londra. L’Arsenal e il Liverpool sono rivali, quindi, per la band, utilizzare il suono di una squadra diversa è stata una mossa coraggiosa, certo, ma anche inevitabile, sempre secondo il batterista Nick Mason.
Per Mason infatti, l’energia e il suono specifico del coro dei tifosi del Liverpool sarebbero stati impossibili da replicare altrimenti: non c’è modo di simulare il suono di una folla appassionata di calcio senza coinvolgerne una nella registrazione del brano, e, per Mason, nessuno sarebbe riuscito a trasmettere uno spirito impetuoso meglio degli ultrà del Liverpool.
Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).
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