Pianese, da cenerentola a modello: “In zona playoff con una rosa tutta italiana. E ora…”

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

Il ds Francesco Cangi spiega il miracolo della squadra di Piancastagnaio, paese in provincia di Siena di 3mila abitanti: “Volevamo stupire, ora non svegliateci…”

Lorenzo Cascini

La prima cosa che balza all’occhio vedendo la rosa della Pianese è indiscutibilmente una: sono tutti italiani. La seconda, invece, è la classifica. Quarantuno punti, sesto posto. Incredibile per una squadra neopromossa dalla D che a settembre era considerata la cenerentola del girone. “A inizio anno ci siamo detti che avremmo voluto stupire ed eccoci qui… anche se di essere così in alto a fine febbraio non ce lo aspettavamo neanche noi”. Il direttore sportivo Francesco Cangi è già al campo e risponde con l’entusiasmo di chi sta vivendo un sogno. Lo percepisci dalla voce, allegra e consapevole. “Ad aprile guarderemo la classifica e vedremo dove saremo. Per ora non pensiamo a niente, giochiamo e basta”. Della serie: intanto non svegliateci, poi chissà. 

Partiamo proprio da qui. Come si sta in zona playoff? 

“Ammetto che se me lo avessero detto ad agosto non ci avrei creduto… è fantastico ed era difficile aspettarsi risultati così in un campionato così competitivo. Ma non sono sorpreso. Conosco il valore dei miei giocatori e della squadra che abbiamo formato”. 

Piancastagnaio è un comune di tremila persone. Che vuol dire portare una piazza così nei professionisti? 

“È sicuramente una grande soddisfazione, anche a livello di pubblico posso dire che è un orgoglio vedere la gente appassionata. Ci seguono e ci sostengono. Certo non è facile sotto certi aspetti, ma entusiasmo e competenza ci spingono a dare sempre di più”. 

In estate ha formato una squadra di soli italiani. Possiamo parlare di “modello Pianese”?  

“Da una parte c’è stata l’esigenza di seguire le regole imposte dalla Serie C. Abbiamo fatto una scrematura di quella che era la nostra squadra dello scorso anno e poi siamo intervenuti sul mercato per creare una rosa competitiva. Poi sa, all’inizio non era nemmeno facilissimo convincere i giocatori a venire, quindi abbiamo puntato su giovani italiani che potessero fare al caso nostro. Diciamo che da gennaio ci considerano tutti in un modo un po’ diverso…” 

SIENA, ITALY - FEBRUARY 15: Mattia Malaspina of Milan Futuro in action during the Serie C match between Pianese and Milan Futuro on February 15, 2025 in Siena, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti - AC Milan/AC Milan via Getty Images)

La sfida contro Milan Futuro

Certo, vincere aiuta a vincere e aumenta anche la consapevolezza. Da qui a giugno avete un obiettivo dichiarato? 

“D’accordo con il presidente l’obiettivo è sempre stato quello di mantenere il professionismo. Abbiamo un progetto a lungo termine e vogliamo svilupparlo in Serie C. Alla classifica adesso non ci pensiamo. Siamo sesti e davanti abbiamo tante corazzate, con molta più storia di noi. Per non parlare di soldi e strutture. Tra un paio di mesi guarderemo dove saremo, per ora pensiamo a giocare. E se andremo ai playoff li affronteremo con entusiasmo e grinta, ma non me lo faccia dire troppo forte…” 

Possiamo dire che quindi il segreto sia la programmazione? 

“Si, la Pianese ha un progetto serio. Non siamo una squadra salita in C per fare una stagione e tornare nei dilettanti. Ci siamo meritati la promozione, vogliamo restarci e lo stiamo dimostrando. Sappiamo che all’inizio in molti ci consideravano una cenerentola e invece… guardateci adesso”. 

In chiusura torniamo da dove eravamo partiti: la rosa. C’è qualcuno che vuole segnalare o che l’ha stupita in particolare?

“Sarebbe troppo facile dire Mignani, il nostro bomber. Ha fatto 13 gol e ci sta trascinando. Abbiamo tanti giocatori interessanti che stanno facendo bene. Penso al nostro dieci, Mastropietro, all’ex portiere della Roma Boer, a Daniel Frey (figlio di Sebastian) o al nostro capitano Simeoni. Ma, mi creda non è una frase fatta, la nostra forza è il gruppo e la coesione che c’è in spogliatoio. Anche grazie a questo siamo in zona playoff e vogliamo restarci. Sognare, d’altronde, non costa nulla. L’importante sarà provare a non svegliarci…”



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *