Vasta operazione della Guardia di Finanza. Il commissario Capitanio: “Questa operazione smentisce le bugie della criminalità organizzata che rassicurava i clienti”
Il numero chiave è 2282. Sono gli utenti ad aver ricevuto una multa per aver utilizzato il “pezzotto”. Ovvero ad aver fruito abusivamente di contenuti a pagamento attraverso l’IPTV. Tutte le persone identificate, disseminate in più di 80 province, sono state convocate dalla Guarda di Finanza presso le proprie sedi nei mesi di marzo e aprile 2025. Gli sono state riconosciute le sanzioni disciplinate dall’articolo 174-ter della Legge 22 aprile 1941, n. 633 sul diritto d’autore. Le multe partono da 150 euro e arrivano fino a 5000 in caso di reiterazione.
sanzioni
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Massimilano Capitanio, commissario Agicom, ha parlato così al Corriere: “Questa operazione smentisce le bugie della criminalità organizzata che rassicurava i clienti garantendo loro l’anonimato. Le forze dell’ordine sono in grado di rintracciare chiunque, anche chi usa una Vpn. La lista dei multati, smonta un’altra falsità: chi viola il diritto d’autore non lo fa perché non può permettersi gli abbonamenti legali, ma per un cancro culturale che li spinge a sentirsi più furbi e di fatto a rubare. Per estirpare questo crimine, questa deve essere la prima di una lunga serie di operazioni. Complimenti alla Guardia di Finanza per questo brillante e concreto risultato”.
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la blacklist
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Capitanio ha condiviso i risultati dell’operazione attraverso LinkedIn. Le persone multate di 154 euro a testa sono 2266, per un totale di 348.964 mila euro. Tutti sono stati inseriti in una “blacklist” che servirà a far scattare multe da 5.000 euro e “a conseguenze anche penali” in caso di reiterazione dell’utilizzo del pezzotto. Secondo la Gdf questa operazione “mira a creare una deterrenza al fenomeno della pirateria digitale” e mette nel mirino anche server, piattaforme, società di hosting e i canali di pagamento, senza contare le modalità di riciclaggio del denaro ottenuto.
La Gazzetta dello Sport
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