L’ex ct ha sempre avuto un rapporto difficile con la città nonostante tifi da sempre per i viola, storia di un flirt mai sbocciato, il retroscena
“90 minuti a dirmi “la maiala di tu ma”, “la maiala di tu ma”, “la maiala di tu ma” con dei bambini vicino, non è corretto, sono anni che sento queste cose,.Sono sempre gli stessi che vengono lì e dall’inizio alla fine ti dicono ‘la malata di tu’ ma, la maiala di tu’ ma, la maiala di tu’ ma…’ . Così per 90’, con dei bambini vicino che guardano e ascoltano e nessuno che dice niente. Non è corretto. Sono anni, anni e anni che sento dire sempre le stesse cose, quindi bisogna prendere delle precauzioni. Se ci sono tre deficienti che stanno lì dall’inizio alla fine fanno così, allora bisogna fare qualcosa. Dicono che è così ovunque, ma non è vero. A Napoli non è così, nessuno dice niente alla panchina avversaria. All’allenatore degli avversari nessuno dice niente. Poi Napoli, Napoli, Napoli… no, a Firenze offendono, non a Napoli. ‘La maiala di tu’ ma’ dall’inizio alla fine e non è possibile. Mia mamma ha novant’anni povera donna. Non è possibile sentirselo dire ogni volta che veniamo a giocare qui”. Era il 28 agosto del 2022 quando, dopo un pareggio senza reti al Franchi, Spalletti sbottò negli spogliatoi spiegando perché a fine gara si era rivolto furiosamente nei confronti di alcuni tifosi viola. L’acme di un rapporto amore-odio tra l’ex ct e la città gigliata, che domani lo aspetta per fischiarlo in occasione di Fiorentina-Juventus. La storia di un disamore anomalo.
Il Daspo per gli ultrà viola anti-Spalletti
Quel pomeriggio allo stadio Spalletti rischiò di prendere anche uno schiaffo e una bottiglietta d’acqua in testa per essersi avvicinato minacciosamente a quei due ultrà che lo avevano offeso per tutta la gara. Nei giorni successivi prese posizione il Questore della provincia di Firenze, ordinando due anni di Daspo verso quei due tifosi viola. Era stata la Digos a risalire ai loro nomi incrociando i filmati registrati dalle telecamere interne al Franchi con quelle agli ingressi. Una volta recuperati i dati dei biglietti, la Digos ha potuto registrare i nominativi dei tifosi incriminati.
I precedenti da tecnico dell’Inter
Spalletti aveva fatto infuriare anche in precedenza i tifosi della Fiorentina quando era all’Inter. Indimenticabili le proteste dei viola per un rigore assegnato all’Inter per un impercettibile tocco di Vitor Hugo con il polpastrello nel 2018 (scelta arbitrale difesa con decisione dal tecnico) e per il clamoroso 3-3 del febbraio successivo al Franchi, con il pareggio viola al 101’ (rigore di Veretout) per un presunto tocco di braccio di D’Ambrosio – che era in realtà solo petto – con Spalletti a urlare all’infinito davanti alle telecamere: “E’ petto netto!”
L’amore di Spalletti per la Fiorentina
E dire che Spalletti tifa Fiorentina da sempre ed ha il grande rimpianto di non aver mai potuto indossare la casacca viola, come ha raccontato spesso “Sono partito dai bambini dell’Avane, una zona di case popolari in periferia di Empoli. Poi mi notò la Fiorentina ma lì ci fu la prima delusione, quando mi dissero che non rientravo nei loro programmi. Ricordo quando facevo il raccattapalle e dovevo consegnare il pallone a Merlo o Chiarugi. Dopo il verdetto dei viola avevo deciso che avrei giocato solo tra gli Amatori, ma poi un mio zio mi convinse a riprovare. Insomma ho indossato le magliette di Volterrana, Castelfiorentino, Cuoiopelli, Entella Chiavari, Viareggio, Empoli. Dove ho finito la mia onesta carriera”.
Da tecnico ha sfiorato due volte la panchina della Fiorentina: nel 2020 21, quando poi arrivò Prandelli al posto di Iachini e nelle scorse settimane quando, prima ancora di firmare per la Juve, il suo nome era considerato tra i papabili in caso di esonero di Pioli. Poi Commisso scelse Palladino. Resta che l’ex ct non è amato a casa sua e domani l’accoglienza al Franchi non sarà delle migliori. Anzi. A peggiorare le cose si è messa di mezzo proprio la Juventus, da sempre rivale storica. Aggiungiamoci i malumori per la sua esperienza in Nazionale e avremo un cocktail esplosivo al Franchi.

