perché il guru di Conte e Ancelotti è stato declassato da Xabi Alonso

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Dopo quattro Champions League vinte in Spagna, il mago dei preparatori atletici voluto al Bernabeu da Zidane è stato depotenziato da Florentino Perez: ecco perché

La fine di un’era. Il Real Madrid dice basta al guru Antonio Pintus, braccio destro di Antonio Conte e Carlo Ancelotti, e preparatore atletico tra i più vincenti del pianeta. Grazie al suo metodo i blancos hanno conquistato quattro volte la Champions League, ma il torinese paga l’ultima deludente stagione della corazzata spagnola che ha spianato la strada alla rivoluzione. Via gli Ancelotti, migrati in Brasile, declassato Pintus, rimpiazzato dal pupillo del nuovo allenatore Xabi Alonso.

Rivoluzione Real Madrid: la decisione su Pintus

No, non è stato Ancelotti a portare Pintus a Madrid. A volerlo fortemente al Bernabeu fu Zinedine Zidane, che aveva avuto modo di apprezzarne le qualità ai tempi dell’avventura condivisa alla Juventus tra il 1996 e il 1998. La scelta si rivelò decisamente vincente, dal momento che le merengues conquistarono due Champions di fila (2016 e 2017) grazie a una condizione fisica brillante.

Altre due coppe dalle grandi orecchie sono successivamente arrivate nel corso della seconda era Ancelotti (2022 e 2024) per un totale di 30 titoli in carriera nelle esperienze maturate in giro per l’Europa. Nonostante un palmares da urlo, con l’avvento dell’era Xabi Alonso il guru italiano è stato declassato a Performance Manager.

Perché i blancos hanno posto fine al metodo Pintus

L’addio di Ancelotti c’entra fino a un certo punto, proprio per il fatto che il suo nome non era direttamente collegato a Carletto. Come riferisce As, la scelta di affidare la preparazione atletica al pupillo di Xabi Alonso, Ismael Camenforte (i due hanno lavorato insieme al Bayer Leverkusen), è dettata dalla pessima forma fisica della squadra durante l’ultima stagione, che ha visto Vinicius e Mbappé crollare in patria ma soprattutto in Europa.

Già, l’eliminazione ai quarti di Champions per mano dei ragazzi terribili dell’Arsenal ha scatenato una bufera fatale ad Ancelotti e a questo punto anche a Pintus, che si vede sempre meno a Valdebebas. Almeno per questa annata il 62enne, che aveva persino ricevuto offerte dalla Nasa rifiutate da Florentino Perez, non dovrebbe muoversi dalla capitale spagnola, poi si vedrà.

Da Zidane a Conte: una carriera legata alla Juventus

Laureatosi in Scienze Motorie presso l’Università Claude-Bernard di Lione, la carriera di Pintus è decollata con l’esperienza alla Juventus dal 1991 al 1998 lavorando con allenatori top del calibro di Trapattoni e Lippi.

In quegli anni strinse rapporti che si sarebbero poi rivelati decisivi negli anni a seguire: Deschamps lo volle al Monaco, Zidane al Real, Conte all’Inter dove ha vinto uno scudetto prima di far ritorno in Spagna. Poi, Chelsea, West Ham, Olympique Marsiglia, Lione, Udinese, Palermo: esperienze che hanno contribuito ad alimentare il mito del metodo Pintus.

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