L’americano si è meritato l’aumento. Hernandez scade nel 2026: proposta di allungamento con stipendio ridotto
Sul campo del Venezia Christian Pulisic ha firmato il suo decimo gol in campionato e presto firmerà anche il rinnovo del contratto: c’è il suo nome sulle vittorie rossonere del presente e il club spera anche del futuro. Per questo legherà Capitan America al Milan fino al prossimo 2029: tutto già sistemato. La novità sul fronte rinnovi arriva dall’altra fascia: non più la destra ma la corsia sinistra che fa capo a Theo Hernandez. Ecco, a lui la società ha avanzato una proposta di prolungamento. Il motivo è semplice: evitare il rischio dello svincolo gratuito e riguadagnare forza contrattuale. L’attuale scadenza – estate 2026 – gioca in favore di Theo, che tra poco più di un anno potrebbe scegliere liberamente la prossima destinazione. La più ambiziosa a livello tecnico o la più ricca, visto che non ci sarebbero spese di cartellino e solo soldi da offrire al giocatore. Una situazione che renderebbe complicata anche la gestione dell’ultimo anno di contratto rossonero, teoricamente il prossimo. Ecco perché club e Theo si sono riparlati: casualità o meno, da qualche partita Hernandez è più coinvolto nel gioco e meno distratto. Ancora troppe poche luci per cancellare una stagione fatta per lo più di ombre. Ecco perché la proposta per posticipare la scadenza c’è ma se crescono le cifre degli anni di contratto, diminuiscono quelle dell’ingaggio. Conseguenza di una stagione sotto la sufficienza: l’offerta, in sostanza, è al ribasso rispetto ai numeri attuali.
Episodi discussi
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Arrivato al Milan nel luglio 2019, Theo corre così veloce da trascinare tutto il gruppo: con le sue accelerate a sinistra supera ogni avversario ed è tra i protagonisti dello scudetto 2022. E’ la stagione del primo rinnovo contrattuale: scadenza rinviata al 2026 e stipendio di fatto triplicato. Dal milione e mezzo annuale del primo accordo, ai 4,5 milioni dell’attuale busta paga. Altri mesi da protagonista, con il Milan e con la Francia, lo avevano spinto ancora oltre e cioè a chiedere un contratto ben più ricco. Ai livelli dei sette milioni di Leao, per intendersi. L’ultima stagione ha inevitabilmente compromesso ogni trattativa. La lista degli episodi controversi è lunga: il cooling-break a distanza di sicurezza da Fonseca, le panchine punitive, il rigore scippato e sbagliato a Firenze, il rosso per proteste dopo la Fiorentina e quello per simulazione con il Feyenoord che aveva compromesso il cammino Champions. La fascia da capitano data e poi tolta. Nonostante tutto allungare l’esperienza a Milano gli piacerebbe: in campo ha battuto il record di gol di Maldini e qui sono nati i suoi due figli. Nella buona e nella cattiva sorte: quando Theo sprintava, il club gli aveva riconosciuto l’aumento; oggi dopo un campionato col freno a mano tirato dovrà “accontentarsi” di qualcosa in meno.
Chris tra le certezze
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Per Pulisic vale invece la prima parte del ragionamento: a quota 16 gol risulta il miglior marcatore stagionale. Non solo: da quando è rossonero, estate 2023, tra reti (31) e assist (19) è salito a quota 50. Traguardo che nelle ultime due stagioni è stato raggiunto tra i giocatori della A solo da Lookman (50 anche per lui) e Lautaro (davanti a 54), due attaccanti veri. Con Reijnders è stato la certezza della stagione, per cui il club lo premierà con il rinnovo fino al 2029 e l’aumento di stipendio da 4 a 5 milioni l’anno. Il vincolo attuale scade nell’estate del 2027, con opzione in favore del club di ulteriore prolungamento annuale. Il rinnovo posticipato al 2029 vuole essere anche un segno di riconoscenza per un giocatore che al Milan si è espresso al meglio. Ha ripagato l’attesa e la spesa del 2023: costato 20 milioni, oggi vale più del doppio.
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