Dalla super stagione della squadra di Pecchia alla sorpresa Catanzaro, passando per la delusione Palermo e la crisi della famiglia De Laurentiis
All’alba del rush finale della regular season, è tempo di primi bilanci in Serie B. La capolista Parma sembra fare un campionato a sé, mentre Venezia, Cremonese e Como si giocheranno fino alla fine un secondo posto che vale la promozione diretta in A. La quinta casella resta un affare tra Palermo e Catanzaro, mentre in zona playout le cose tendono a farsi roventi: Bari e Cosenza rischiano ancora, con lo Spezia in risalita e il tandem Ternana-Ascoli che nasconde qualità importanti. Piuttosto chiari, finora, i top e flop della cadetteria, i cui verdetti sono tutti da scrivere.
Serie B, il primo bilancio dopo 30 giornate
La Serie B si conferma anche quest’anno un campionato fantastico, caratterizzato da piazze importanti, proprietà ambiziose e colpi di scena. Dopo aver solo sfiorato la promozione attraverso i playoff con Gigi Buffon, nelle ultime due annate, il Parma di Kyle Krause è ora vicinissimo al bersaglio grosso. Promozione diretta ampiamente alla portata dei ducali, che hanno beneficiato della crescita esponenziale di talenti come Man e Bernabé e della conferma di mister Fabio Pecchia. L’ex trainer della Cremonese, infatti, ha gestito alla grande il peso delle aspettative e lo spogliatoio dei crociati.
Venezia, Cremonese e Como sono in linea con le ambizioni di inizio stagione, con una corsa a tre che appassionerà tifosi e addetti ai lavori fino all’ultima giornata. Ascoli e Ternana, invece, stanno deludendo le rispettive tifoserie, nonostante investimenti di spessore anche nel mercato di gennaio. In terra marchigiana, tocca all’ex Juve Massimo Carrera salvare l’undici bianconero da un’amarissima retrocessione. Galleggiano nel limbo, invece, squadre come Pisa, Cittadella e Sudtirol, che possono ancora risalire la china, grazie agli incroci forniti dal calendario e a rose che possono vantare valori tecnici importanti.
Serie B: Parma sempre al Top, vola il Catanzaro di Vivarini
Il Parma di Fabio Pecchia è senza dubbio la squadra che ha fatto meglio in questo campionato, al di là della classifica. Valori tecnici, certezze, consapevolezza e voglia di arrivare. Quest’anno, negli occhi di Man e compagni, si intravede la fame di ragazzi pronti a tutto pur di arrivare nell’Olimpo del calcio italiano. E il primo ad esserne sicuro è proprio il tecnico campano, che nell’estate 2022 scelse Parma dopo aver conquistato la promozione nella massima serie con la Cremonese. Rinunciando, di fatto, a giocarsi le sue carte in A sin da subito, sposando un progetto a medio-lungo termine.
Scorrendo la classifica del campionato cadetto, chi ha sorpreso in positivo è sicuramente il Catanzaro di Vincenzo Vivarini, capace di recitare un ruolo da protagonista da neopromossa, regalando sprazzi di grande calcio e divertendo la tifoseria giallorossa. Sono tanti gli interpreti della passata stagione, a partire da capitan Iemmello, catanzarese doc con un sogno nel cuore: portare le Aquile in Serie A. Il quinto posto in coabitazione con il Palermo è già un ottimo risultato. Ai playoff, la formazione calabrese sarà più di una semplice mina vagante.
Non sta sfigurando la Reggiana di Alessandro Nesta, nonostante gli alti e bassi che hanno caratterizzato il campionato degli emiliani. 37 punti all’attivo, salvezza ad un passo e playoff ancora alla portata. Un mix di calciatori esperti e giovani in rampa di lancio, che ha trovato una sua alchimia con il passare delle settimane: Cigarini e Pieragnolo rappresentano al meglio le due generazioni presenti all’interno dello spogliatoio granata.
Serie B: Palermo Flop finora, malissimo Bari e Spezia
Ad oggi, si respira pessimismo dalle parti di Palermo. Il City Group, che ha investito risorse importanti per dare lustro e credibilità al nuovo progetto rosanero, ha scelto di dare fiducia ad Eugenio Corini, anche nei momenti più complicati della stagione. L’ex regista del Chievo è rimasto in sella pur avendo sprecato tantissime occasioni per avvicinare le caselle utili per l’immediato salto di categoria. Obiettivo primario sfumato, di fatto, ma playoff che potrebbero ancora regalare una gioia immensa al popolo del “Barbera”, sempre accorso in massa allo stadio per i propri beniamini.
Malissimo il Bari della famiglia De Laurentiis, reduce dalla finale playoff persa al 94’ contro il Cagliari al “San Nicola” e ora nei pressi della zona playout. Annata disastrosa dei Galletti, con un triplo cambio di guida tecnica e Beppe Iachini chiamato a fare il miracolo: salvare la categoria e centrare almeno l’ottavo posto, non così distante. I tanti errori in sede di mercato, accompagnati da una gestione apparsa approssimativa sin dai mesi estivi, hanno condizionato e non poco il rendimento dei biancorossi. Non si placa, intanto, la contestazione della tifoseria organizzata nei confronti di Luigi De Laurentiis.
Spezia flop. Al di là di come finirà la regular season, più eventuali playout, resta un’annata clamorosamente negativa quella dei liguri. L’unico a salvarsi è Daniele Verde, che ha persino rinnovato fino al 2027, caricandosi la squadra sulle spalle in questa seconda parte di campionato. Nel mercato di gennaio, la dirigenza bianconera ha provato a rimettere le cose a posto, investendo tantissimo e cambiando radicalmente la conformazione dell’organico, raccogliendo i frutti del proprio lavoro nelle ultime settimane. La strada, però, è ancora lunga, complice un girone d’andata disastroso. Davanti, ci sono Ascoli e Ternana e tanti scontri diretti da giocare. Di sicuro, a giugno, sarà tempo di riflessioni.
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