Parma-Napoli, Conte in conferenza stampa

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Così l’allenatore azzurro alla vigilia della sfida col Parma: “Preoccupazione? Non la chiamo neanche così. Nel calcio c’è l’imponderabile, come il difensore del Genoa che si sgancia senza motivo e segna…”

Salvatore Malfitano

“Dovevamo consegnare una torta e l’abbiamo fatto, ora ci manca la ciliegina”. È con questa metafora che Antonio Conte commenta una stagione molto soddisfacente, che può divenire straordinaria. “Vogliamo ripagare la gente e penso che l’abbiamo fatto. Siamo tornati con quattro giornate d’anticipo in Champions. Abbiamo valorizzato nuovamente la rosa. Abbiamo ridato entusiasmo con tutti i sold out del Maradona. Quindi abbiamo preparato la nostra torta. Ora dobbiamo metterci la ciliegina, che però non è piccolina perché rappresenterebbe un ricordo eterno qui a Napoli. E tutti abbiamo voglia di fare qualcosa di straordinario. La nostra ambizione è essere ricordati e possiamo farlo se riusciamo a imprimere i nostri nomi con qualche vittoria. Lo scudetto sarebbe magnifico. Io sento una responsabilità enorme, anche troppa. Penso di avere le spalle larghe per gestire questo tipo di situazione, ma non posso negare che comunque sia un bel carico. Magari in altre piazze non lo porti cosi, perché sono più abituati a vivere certe situazioni” ha commentato l’allenatore, alla vigilia della sfida col Parma.

anormalità

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Il Napoli si ritrova a 180 minuti da un’incredibile vittoria del campionato. “Non è la normalità – ha ribadito Conte – perché siamo alla fine della stagione e abbiamo la fortuna di giocare per qualcosa di importante, perché non tutti ci arrivano a questo punto. Non possiamo definire questo finale normale, lo definiamo all’insegna di un obiettivo che sicuramente non era nelle nostre menti. Quello principale, la Champions, l’abbiamo già raggiunto. L’Inter ci aveva dato 41 punti. L’altro obiettivo era quello di cercare di dare fastidio e ce l’abbiamo fatta. Rimane da vedere quanto fastidio vogliamo dare, è inevitabile che sono delle pressioni che ci siamo meritati di vivere. Giocarci qualcosa non è normale, è impossibile che non ci sia coinvolgimento emotivo e passione, bisogna saperle gestire. C’è l’incognito e l’imponderabile, com’è successo col Genoa. Ci auguriamo che ciò che non è studiato possa girare a nostro favore”.

rimpianto

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Resta ancora il rammarico per non aver battuto i rossoblù nello scorso turno. “Il pareggio ci ha dato molto fastidio, abbiamo dominato in lungo e in largo. Gli avversari sono entrati otto volte in area, quindi certi commenti negativi non li ho ben capiti. In Premier League il Southampton retrocesso ha pareggiato 0-0 col City che si giocava la Champions. Noi dobbiamo essere bravi a indirizzare le situazioni dalla nostra. Una vittoria avrebbe detto tanto, ma ormai è passata e il presente si chiama Parma, da affrontare con tutte le nostre forze. Hanno battuto la Juve e hanno fermato l’Inter, sono in salute e lottano per salvarsi. Quando c’è un obiettivo così, è normale che tiri fuori le unghie e i denti. Troveremo un avversario combattivo che vorrà fare risultato”.

aggiornamenti

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Giocare in contemporanea significa essere influenzati da quello che succede a Milano, dove l’Inter sfida la Lazio. “Alla fine avremo degli aggiornamenti da lì, però il risultato non potrà condizionare nessuna delle due squadre, perché in queste situazioni non si può speculare. Bisogna fare il proprio”. Conte ha fornito anche novità su due calciatori fondamentali. “McTominay ha avuto qualche problemino come altri giocatori, ma troveremo sempre una soluzione. Neres ha aumentato l’autonomia, si è potuto allenare tutta la settimana, ma viene da 50 giorni di inattività quindi non è pronto a giocare dall’inizio”.



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