Il trequartista: “Ho seguito un percorso di terapia, la gente mi ricorda per quello che ho fatto in campo ma intanto riconosco me stesso e capisco che un giorno i riflettori si spegneranno”
“Il Papu si ritira, Alejandro no”. Il concetto è semplice, frutto di un percorso indesiderato ma anche sorprendentemente formativo. Da un giorno all’altro, Alejandro Gomez è passato dall’essere il campione del mondo che gira l’Europa con il suo club al papà che è quasi sempre in casa, va a prendere i figli dopo la scuola e si dedica tanto al padel: “Facevo anche tre partite consecutive. Poi ho capito che, più che piacermi, mi serviva per distrarmi e tenermi occupato”. La squalifica per doping – aveva preso lo sciroppo del figlio nel novembre 2022, ai tempi del Siviglia – scadrà il prossimo ottobre. Già ora, però, l’ex capitano dell’Atalanta vede la luce in fondo al tunnel. “Non è stato semplice, ma sono pronto per tornare – ha raccontato durante “Trequarti”, il nuovo format video di Gazzetta da oggi disponibile sul nostro canale YouTube -. Ho capito che il personaggio-Papu ha un inizio e una fine, mentre Alejandro a 37 anni ha ancora voglia di dire la sua”.
