Palladino: “Serve il fuoco dentro. Kean sta bene, è a disposizione. Terracciano in porta”

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Il tecnico viola presenta l’andata degli ottavi di Conference League con il Panathinaikos: “Dobbiamo aggredire subito, mettere energia. Giochiamo contro una squadra che davanti ha grandi individualità, in uno stadio caldo, serve maturità”

Francesco Velluzzi

Giornalista

Testa solo sulla Conference. Gli occhi rivolti al Panathinaikos. Raffaele Palladino vede la coppa e fissa l’obiettivo: “Non penso al Napoli, ma solo a domani”. La sfida è intrigante. Si gioca l’andata degli ottavi. Sono 180 minuti, ma non si può sbagliare. “Questa sfida per me è importantissima, anche a livello personale”. Il presidente Rocco Commisso vuole che la squadra, finalista per due anni di fila, vada fino in fondo. “Dobbiamo approcciare bene, perché in Conference altre volte siamo partiti a handicap, siamo andati sotto e questo domani non deve succedere. Dobbiamo aggredire subito, mettere energia e avere il fuoco dentro. Giochiamo contro una squadra che davanti ha grandi individualità, in uno stadio caldo, serve maturità, serve coraggio”.

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Sereno Palladino sembra aver smaltito la rabbia post Lecce in cui si era presentato in conferenza decisamente più nervoso. “Stasera sono felice e tranquillo”. Chiarisce immediatamente il dilemma portiere: “Gioca Terracciano. Se l’è meritato. Credo in lui e la società crede in lui che è un grande portiere e un grande uomo. Ho due portieri e uno, Martinelli, di prospettiva, ma Pietro merita di giocare”. Il tecnico ha parlato anche del modulo che, presumibilmente, verrà utilizzato anche in queste partite. “La necessità ci ha portati a cambiare, devo dire bravi ai ragazzi che lo hanno recepito in tre giorni. Sono stati bravi a metterlo in atto. Io non sono fissato su un solo sistema, il mio compito è quello di mettere i ragazzi in condizioni di esprimersi al meglio”. Fiducia in Moise Kean, “Sta bene, è a disposizione”, e nei nuovi, Zaniolo e Fagioli, “stanno crescendo, vengono da un periodo in cui non hanno avuto continuità, ma stanno crescendo”.

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Accanto all’allenatore viola anche il centrocampista Danilo Cataldi, ormai abbonato alle conferenze. “La vittoria di venerdì col Lecce ci ha dato più entusiasmo, ma ora dobbiamo far bene in Europa dove nessuno ti regala niente. Le punizioni? Non c’è una gerarchia, chi se la sente tira, io, Mandragora, Gudmundsson”.



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