Il tecnico esorta alla prudenza: “Giocano a calcio, sono tecnici, attaccano in tanti, fanno gol. E soprattutto ci aspettano”
Poche concessioni sulla formazione, un unico obiettivo: “Passare il turno”. Raffaele Palladino arriva, scortato dall’esterno sinistro Fabiano Parisi (che probabilmente non gioca, in genere chi parla sta fuori), in anticipo all’appuntamento con i media nella piccola Celje, in Slovenia, 30 mila abitanti. Domani saranno in 13 mila allo stadio, ma tra questi ci saranno anche 1300 tifosi viola.
volontà
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Il tecnico viola che arriva da ottimi risultati in campionato dove ha ottenuto sette punti tra Juve, Atalanta e Milan, ora è concentrato sulla Conference, sull’andata dei quarti di finale. Il ritorno giovedì 17 al Franchi. “Penso sempre partita per partita e ora ho in testa questa col Celje che abbiamo studiato bene. In Europa da nove partite in casa non perdono. Giocano a calcio, sono tecnici, attaccano in tanti, fanno gol. E soprattutto ci aspettano. Non dobbiamo sottovalutarli e dobbiamo entrare con la giusta mentalità. L’idea che mi sono fatto in questa Conference è che tutti contro di noi giocano alla morte. Comunque io ragiono sui 180 minuti”. Prima di partire il tecnico ha ricevuto le raccomandazioni dal presidente Rocco Commisso che alla fine è rimasto al Viola Park: “Il presidente è una bellissima persona, vive con noi, ci è molto vicino, con parole semplici ma sentite. Ci dà energia, abbiamo fatto in questi giorni tanti bellissimi pranzi insieme”.
in campo
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Palladino annuncia solo che “in porta giocherà David De Gea”. Il resto è da decifrare, da dedurre, da interpretare soprattutto. In difesa tornerà Comuzzo, con Pongracic e Ranieri. In mezzo avranno una nuova chance Adli e Rcihardson, mentre Folorunsho agirà in fascia a sinistra: “Un ruolo che ha dimostrato di saper fare e in cui l’abbiamo provato, ma è andato bene così anche nelle ultime partite”. I dubbi maggiori riguardano l’attacco anche se Palladino spiega che “Kean, con Dodò è quello che ha giocato più di tutti”. Da San Siro le due colonne sono uscite stremate.
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parisi
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L’esterno dice che la caviglia è a posto: “L’ho curata bene, sono a disposizione. Finché starò a Firenze darò tutto per questa maglia. Adesso la cosa più importante è il gruppo, chiaro che il nostro sogno può essere quello di vincere la coppa. Ma dobbiamo solo ragionare partita per partita”. Parisi resterà? “Sono felice di essere alla Fiorentina, ci tengo tanto, poi sulle dinamiche di mercato non posso dir nulla. Io penso a migliorarmi, sento la fiducia dell’allenatore, devo solo far qualcosa in più negli ultimi metri, nella finalizzazione”.
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