Palermo, Pippo Inzaghi spiega la scelta di rimanere in B e spiega cosa deve farsi perdonare dai rosanero

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Ieri la calorosa accoglienza dei tifosi al Barbera, oggi la presentazione: inizia era Inzaghi a Palermo. Entusiasmo alle stelle e obiettivo promozione

Non c’è due senza tre. Dopo le promozioni in A ottenute al timone di Benevento e Pisa, i tifosi del Palermo sperano che Pippo Inzaghi possa tener fede al vecchio adagio e calare il tris. Ieri il bagno di folla al Barbera, oggi la presentazione: il tecnico emiliano spiega perché ha rinunciato alla massima seria e rivela cosa deve farsi perdonare dai rosanero.

Palermo, inizia l’era Inzaghi: i motivi della scelta

L’impresa compiuta a Pisa è ancora sotto gli occhi di tutti ed è il motivo che giustifica i duemila intervenuti ieri al Barbera per il primo abbraccio a Super Pippo. Oggi, alla presenza del ds Osti, è ufficialmente iniziata l’era Inzaghi a Palermo con la prima conferenza stampa.

Perché un’altra stagione in B anziché viversi la Serie A con i nerazzurri? L’allenatore ha spiegato che la scelta di approdare nel capoluogo siciliano è maturata solo dopo aver chiuso col club toscano. “Sarei potuto rimanere fermo, ma speravo di ricevere la telefonata del Palermo – ammette -. Conosco Gardini e Osti da una vita: per me sono una garanzia. La chiamata dei rosanero mi ha fatto riaccendere l’entusiasmo”.

Presentazione alla Conte e gli obiettivi stagionali

Le piazze del Sud sono così: passionali. E, infatti, a Inzaghi è capitato esattamente ciò che Antonio Conte ha più volte ricordato nel corso dell’annata che si è conclusa con la conquista dello scudetto. “Non mi è mai successo di aver ricevuto così tanto, senza aver prima dato” ha detto e ridetto dal tecnico del Napoli, accolto in pompa magna dai tifosi partenopei sin dai primi giorni dei ritiro di Dimaro.

“L’accoglienza di ieri non mi ha fatto dormire: è immeritata, perché non ho fatto ancora niente” ha confessato Pippo. L’obiettivo è la promozione, anche se preferisce non sbilanciarsi. “Daremo tutto per realizzare il nostro sogno. Personalmente sarà più difficile rispetto all’anno scorso, ma ho una squadra forte e un pubblico da Champions: non ho paura di nulla”.

Cosa deve farsi perdonare dai rosanero

Per un attimo riaffiora il centravanti ch’è in lui. E rivela che ha qualcosa da farsi perdonare dalla piazza rosanero. “Ho giocato spesso da avversario segnando qualche gol di troppo. Sì, devo farmi perdonare”. Magari riportando il club nella massima serie. Del resto, “tutta la squadra è forte, non solo Brunori e Pohjanpalo. La società mi ha messo a disposizione tutto quello che ho chiesto”.

Bisogna correre, nel vero senso della parola. “In ritiro valuteremo la condizione della rosa: chi corre poco, starà fuori. Non guardo in faccia a nessuno. Possiamo fare grandi cose”.

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