Lazio-Juventus potrebbe essere stata l’ultima apparizione di Daniele Orsato in Coppa Italia: a meno di ripensamenti dell’ultima ora, dopo gli Europei l’arbitro di Schio potrebbe appendere il fischietto al chiodo.
Tecnico e disciplinare
Il direttore di gara mantiene lungo tutta la gara, come di consueto, una linea tecnica e disciplinare elevatissima. A fare la differenza però non è la scelta di fischiare poco, bensì la direzione uniforme ed equilibrata: i calciatori ormai lo conoscono e lo accettano, ma ogni volta Orsato si conferma ai suoi livelli. Chiuderà infatti con un totale di ventuno falli sanzionati, nonostante la partita si giochi sempre ad alta intensità. Giusto anche non sanzionare un contatto nel finale, sul quale la Lazio si lamenta. Da notare solo un paio di falli ruvidi, uno per parte, non segnalati. Fa bene l’arbitro a concedere un vantaggio a centrocampo nell’azione che sarà quella del 2-0 di Castellanos. Giusto non punire Gleison Bremer per il lieve colpo al petto di Ciro Immobile a centrocampo nel finale: il silent check porta, giustamente, a un nulla di fatto, perché non sussistono le condizioni per la condotta violenta. Corretta l’unica sanzione disciplinare, a Manuel Locatelli (che era diffidato) per un brutto intervento ai danni di Valentin Castellanos.
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