Obbedio: “AlbinoLeffe all’avanguardia. I playoff? Si può fare”

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Stadio di proprietà, vivaio, struttura societaria. Il d.s. del club bergamasco: “Molte squadre di Serie A ci invidiano per la nostra organizzazione. Non manca niente”

Francesco Albanesi

In Serie C c’è un progetto virtuoso, ambizioso, sano, con dietro uno stadio di proprietà – il primo assoluto in Serie C – e un Campus all’avanguardia, dove il giovane è il fiore all’occhiello. Antonio Obbedio, ds dell’AlbinoLeffe, parla a 360 gradi di un club che valorizza il proprio territorio “con serietà e programmazione”. 

Iniziamo proprio da qui, cosa c’è dietro la realtà AlbinoLeffe? 

“È un progetto che parte molto da lontano. Il nostro presidente (Gianfranco Andreoletti, ndr) è uno dei più longevi d’Italia e questo fa capire tutta la sua lungimiranza, dovuta alla sua grande voglia di fare calcio. Giochiamo in un territorio importante, ma qui all’AlbinoLeffe le cose si fanno con serietà e programmazione”. 

Quanto investe il club nel settore giovanile? 

“Cerchiamo di valorizzare al massimo il nostro vivaio. Puntiamo sui prodotti del nostro territorio, anche se poi non è semplice gestirli. Ci sono tante squadre vicine a noi che fanno categorie superiori e hanno forze economiche importanti, non a caso negli ultimi tempi molti ragazzi forti si sono trasferiti in realtà più blasonate. Su questo aspetto non siamo tutelati dalle attuali normative sui giovani. Detto ciò, la nostra Primavera 2 l’anno scorso ha fatto i playoff e le squadre Under 17 e 15 hanno fatto entrambe le finali nazionali. Questa è la fotografia di quanto si lavori bene qui”. 

Nel 2021 c’è stato il lancio del nuovo impianto di gioco e di un centro sportivo all’avanguardia. 

“Nel 2021 abbiamo inaugurato il nuovo stadio da quasi 1.800 posti – il primo di proprietà in Serie C – e il nuovo Campus. Ci sono costi giornalieri, di mantenimento e non solo. Per rientrare nell’investimento la strada è lunga, ma siamo fieri di tutti gli sforzi fatti per il bene dell’AlbinoLeffe. È più un progetto che punta al sociale che all’economico. Vogliamo fare il bene per i ragazzi del nostro territorio. Questa è la mission”. 

La Serie B manca da 13 anni, a che punto è il percorso di riavvicinamento? 

“Il presidente vuole tornarci, questo è sicuro. Chiaro che per farlo non è facile, ci sono investimenti importanti da fare e c’è una concorrenza sempre più spietata”. 

Parliamo di campo, i playoff sembrano alla portata. 

“Mancano ancora undici partite e tutto può succedere. Abbiamo quasi raggiunto la salvezza e adesso c’è da alzare l’asticella, non ci nascondiamo. Vogliamo consolidarci e acquisire un posto nei playoff a fine anno. Non è semplice perché ci sono tante squadre in pochi punti ed è un attimo arrivare undicesimi e rimanere fuori. Bisogna mantenere alto il ritmo e continuare ad avere consapevolezza nei nostri mezzi”. 

C’è un giocatore in particolare che la sta stupendo? 

“Sarebbe troppo facile parlare di Zoma perché è il nostro bomber. Ciò che mi fa più piacere è vedere la consapevolezza di una squadra che non si pone limiti. Siamo cresciuti molto sul piano della personalità, nel leggere l’andamento delle partite e adattarci di conseguenza. Fa tutto parte di un percorso che a volte richiede parecchio tempo. Mi fa piacere pensare che, dopo il mercato di gennaio, l’AlbinoLeffe sia la terza squadra del girone A con l’età media più giovane (24,3 ndr). Abbiamo ringiovanito la rosa grazie alla nostra politica di investire sui ragazzi giovani ma di talento”. 

Possiamo definire l’AlbinoLeffe come una realtà consolidata? 

“Molte squadre di Serie A ci invidiano per la nostra organizzazione. Abbiamo una grande efficienza in tutto, negli uffici, nelle strutture, negli allenatori, negli staff tecnici e così via. Nei limiti del possibile all’AlbinoLeffe non manca niente. Il nostro presidente è sempre stato attento agli investimenti, non ha mai fatto il passo più lungo della gamba”. 

“Ci seguono ovunque. C’è un grande senso di appartenenza, genuino, semplice e con un forte attaccamento alla maglia”. 

Tra Padova e Vicenza chi le ha fatto più impressione? 

“Il Vicenza, se la giocherà fino all’ultimo”.



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