I rossoneri escono con le ossa rotte dalla sfida Champions contro il Bologna e vedono assottigliarsi le possibilità di raggiungere il quarto posto. Al termine del match è contestazione
Il Milan cade pesantemente a Bologna e vede allontanarsi forse definitivamente la possibilità di raggiungere un piazzamento valido per qualificarsi alla prossima Champions League. Al termine della gara, la curva rossonera ha contestato duramente i giocatori, sconsolati sotto il settore del Dall’Ara riservato agli ospiti. Leao e Conceiçao non hanno mancato di palesare la propria perplessità per alcuni episodi, con il tecnico che si è anche lasciato andare a un duro sfogo.
Sabbie mobili Milan
Eliminato dal Feyenoord nel playoff per accedere agli ottavi di finale di Champions League, dopo il ko in rimonta subito a Bologna nel recupero della gara della nona giornata rinviata per l’alluvione che aveva colpito il capoluogo emiliano, il Milan rischia seriamente di dire addio anzitempo non solo alla prossima edizione della Champions, ma a ogni altra competizione europea.
La Champions ora è un miraggio
Otto, al momento, i punti di ritardo sul quarto posto occupato dalla Juventus, contestata nelle ultime ore per il ko in Coppa Italia contro l’Empoli. Ma per i rossoneri non si tratta solo di una questione di numeri, visto che il Milan “ammirato” al Dall’Ara ha palesato ancora una volta immense difficoltà a uscire dalle sabbie mobili di un periodo da incubo. Non è bastato il vantaggio di Leao al termine della prima frazione per dare la spinta e, così, nella ripresa, le zampate di Castro e Ndoye hanno affossato un Diavolo spaesato, molle e mai realmente squadra.
Squadra sotto la curva, Conceiçao chiede spiegazioni a Mariani
Al triplice fischio finale, mentre il tecnico rossonero, Sergio Conceiçao, è scattato in campo chiedendo al direttore di gara, Maurizio Mariani, spiegazioni probabilmente sul gol del momentaneo pareggio, che ha fatto tanto discutere, i giocatori rossoneri si sono recati sotto lo spicchio di stadio riservato ai tifosi del Diavolo, che hanno contestato la squadra e invitato Maignan e compagni a tirare fuori gli attributi.
La stoccata di Leao al direttore di gara
Intervenuto ai microfoni di DAZN, al termine del match, Rafael Leao, non ha nascosto la delusione per il risultato, ma non ha mancato di commentare con stizza alcuni episodi: “Ci sono state situazioni un po’ strane… non parlo, altrimenti è un casino. A che cosa mi riferisco? Al primo gol, è stata un’azione un po’ strana, dico solo questo. Ora abbiamo una partita importante contro la Lazio, in cui dobbiamo rialzare la testa e lottare tutti insieme“.
Il duro sfogo di Conceiçao
Più diretto, Sergio Conceiçao, che spiega: “C’è un fallo clamoroso sul primo gol. Noi dovevamo fare di più, ma tutti questi episodi negativi sono contro di noi. C’è da lavorare per vedere che cosa abbiamo fatto. Sono errori nostri, e di un’altra squadra anche… secondo me, questi piccoli episodi sono decisivi…”.
Sulla prestazione dei suoi, il tecnico portoghese prosegue: “Il Milan sente il peso del momento no? Sì, è proprio così. Siamo in partita, ma poi stacchiamo completamente. Poi, succedono episodi per colpa nostra o, come oggi, non mi piace parlare dell’arbitro, ma ci sono e sono molto positivi per gli altri e negativi per noi”.
Infine, lo sfogo contro i detrattori e le voci di esonero sempre più insistenti nell’ultimo periodo: “Abbiamo bisogno di risultati e vittorie. Non sono qui per caso. Si parla tanto della mia situazione, ma nel passato ho affrontato cinque squadre italiane. Se mi dicono ‘non servi a niente’ vado via. Ho quasi cento partite in Champions, ho vinto 13 trofei e si parla troppo di me. Ho famiglia e anche gli amici e mi riportano cose che non sono belle”, ha concluso Conceicao, che si è poi scusato per uno sfogo tanto duro quanto, evidentemente, necessario.