Non posso dire tutto, la squadra sa la verità

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Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa pre Atalanta-Inter. Gli indisponibili, i recuperi e le probabili formazioni per il big match

L’eliminazione in Supercoppa con i rigori più brutti della storia, un primato stentato in Serie A e un’Inter che ancora non si è capito quanto abbia davvero di Cristian Chivu. Il tecnico dei nerazzurri si prepara a chiudere un 2025 che si è rivelato meno frizzante di quanto sperato, ma prima toccherà affrontare l’Atalanta di Palladino nel big match in trasferta. Dal problema degli scontri diretti persi ai finali di gara da thriller: il bilancio di fine anno, in conferenza stampa di Chivu, e le novità di formazione per la sfida contro la Dea.

Il bilancio di fine anno di Chivu

A che punto sta la sua Inter, cosa manca ancora sul piano del lavoro e come fare ad uscire dalla zona che Chivu definisce ‘comfort’. Spiega il tecnico dell’Inter: “Non parlo di me stesso, ma della squadra e della società, di quello che abbiamo vissuto in questi mesi. Sono stati mesi difficili all’inizio, per il vissuto e la fine della scorsa stagione, ma abbiamo fatto di tutto per rimetterci sulla strada della competitività. Abbiamo lavorato sodo, lasciando alle spalle la delusione del passato, le nostre mancanze, ci siamo messi in carreggiata e abbiamo provato ad aggiungere cose che servivano a questo gruppo dal punto di vista tattico e mentale.”

Aggiunge poi il tecnico nerazzurro: “Non siamo perfetti ma stiamo cercando di migliorare gli aspetti che a volte indirizzano l’andamento di una stagione. Abbiamo fatto buone cose, altre meno, stiamo cercando di toglierci difetti sia collettivi che individuali. Anche se siamo a dicembre dire che è un cantiere aperto non è facile, ma la realtà è che una squadra che vuole essere competitiva debba mantenere le proprie ambizioni”.

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Chivu analizza la sfida con l’Atalanta

Domani l’Inter sfiderà un’Atalanta che ha cambiato passo, che partita si aspetta Chivu e quanto conterà l’approccio: “Sempre stata una partita ostica a prescindere dalla guida, hanno costruito qualcosa di importante con Gasperini e hanno mantenuto la stessa identità. Sono una squadra competitiva, hanno vinto l’Europa League. Ultimamente con Palladino hanno trovato continuità per vincere per mantenere l’identità.”

Chivu aggiunge sulla Dea: “Non sarà facile, contro l’Atalanta non è mai semplice, per l’intensità e la verticalità che mettono dobbiamo essere bravi e coraggiosi, mantenendo la voglia di andare alla ricerca di vincere seconde palle ed essere concreti sulle poche chance che ti concederanno”.

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Il problema Dumfries

Cosa manca all’Inter sul mercato? E come soprattutto Chivu pensa di risolvere il problema Dumfries dopo le soluzioni non adeguate sulla fascia destra: “Ci sono 5 giorni fino all’apertura di mercato, per un allenatore è sempre difficile parlare perché significa mancare di rispetto ai propri giocatori. Un allenatore non verrà mai davanti a voi dicendo ciò che manca e cosa serve, vuol dire che i 25 a disposizione non sarebbero all’altezza. Mi fermerei qui, volevo spiegarlo”.

A quel punto aggiunge Chivu sulle soluzioni tattiche con Luis Henrique o Diouf sulla fascia destra: “La responsabilità di ogni giocatore è importante, Luis Henrique essendo uno dei nuovi arrivati, trovandosi una realtà diversa a cui era abituato, viene giudicato o criticato per ogni piccolo dettaglio. Per lui non è semplice ma in questa circostanza non l’ho visto non all’altezza di una squadra come l’Inter. Ha fatto il suo, ha dato il suo coninbuto alla causa.”

E infine: “Denzel è importante per noi, per il suo apporto anche in termini di gol, ma non possiamo giudicare Luis Henrique in base ai gol che segna. Dobbiamo dargli tempo per esprimere al massimo le sue qualità perché grazie a Dio ne ha”.

Il giallo Frattesi e le verità di Chivu

Il minutaggio di Frattesi resta tra i più bassi in rosa, il centrocampista nerazzurro sembra destinato all’addio ma, dopo le parole di oggi di Chivu in conferenza stampa, si accende il giallo attorno al 26enne: “Per vari motivi Davide ha giocato meno di quanto qualcuno si aspettasse. Non posso raccontare tutto, ci sono cose che rimangono nello spogliatoio. Non posso dirvi tutto. Mi prendo io le responsabilità di ciò che di negativo accade”.

E, infine, Chivu resta sempre più criptico sulla questione: “Le cose che si dicono dentro lo spogliatoio, ci si dicono le cose in faccia. Fuori non ve lo posso dire. Loro sono i protagonisti in campo. Non vuol dire che non si dicono le cose in faccia. O che non si assumano la loro responsabilità. Sembra semplice fuori ma non lo è. Se ogni partita che si scivola diventa un problema, non è mai semplice.”

Chivu rimanda Calhanoglu e Josep Martinez

Con la scadenza di Sommer e le prestazioni in crescendo del secondo portiere, Chivu potrebbe affidarsi a Martinez per le prossime gare anche se il tecnico dei nerazzurri è stato fin troppo chiaro su quando tornerà in campo: “Pep Martinez ci ha dato dei buoni segnali a Riad. A gennaio abbiamo calendario impegnativo, ci sarà modo di rivederlo ancora.”

E infine Chivu aggiunge sul centrocampista turco: “Calhanoglu non è subentrato a Riad. Sta bene, è a disposizione domani.”

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