Nicolussi Caviglia, finalmente Juve: i progetti di Allegri per un talento tornato a casa – La Gazzetta dello Sport

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Giovanni Albanese @ GiovaAlbanese
Il desiderio più grande di Hans Nicolussi Caviglia era quello di giocare nella Juventus. Sa bene che non sarà facile ritagliarsi uno spazio quest’anno, ma per uno abituato a guadagnarsi ogni centimetro del suo percorso è solo uno stimolo in più. Il centrocampista è cresciuto con la maglia bianconera addosso, aveva appena 9 anni quando si è presentato per la prima volta a Vinovo: gli osservatori bianconeri lo scovarono nell’Aygreville, in Valle D’Aosta, e dal primo trasferimento a Torino la sua storia juventina non è mai terminata. Una vita da mediano, la sua. Caratterizzata da un incidente di percorso che qualche anno fa ha rischiato seriamente di farlo smettere: anche lì, però, non ha mai preso in considerazione l’idea di fermarsi neanche per un secondo. E ora, che è tornato a casa, attende la sua occasione per ottenere definitivamente il riscatto. 
Il classe 2000 è cresciuto insieme a Kean: hanno fatto insieme tutto il percorso giovanile, anche se hanno due caratteri completamente diversi. Hans è stato sempre di riferimento per i compagni, il capitano di quasi tutte le sue squadre. In Primavera, mister Baldini lo indicò il Cristiano Ronaldo del gruppo: per impegno, applicazione e volontà d’apprendimento. Caratteristiche che sin dall’inizio del percorso aveva riconosciuto Grabbi, il tecnico che lo ha preso in carico da bambino e lo ha accompagnato fino in età adolescente. “É una delle persone che mi ha aiutato tantissimo, l’ho avuto tanti anni da piccolo – ha detto Nicolussi Caviglia nel corso di una live sul canale Twitch della Juventus -. Mi ha accompagnato nel mio percorso come Milani, Manna. Sono sempre stato severo con me stesso? Lo sono ancora, cerco di migliorare sempre. Ho imparato a non esserlo troppo e capire i momenti, ma è importante mantenere la ricerca della perfezione, senza esagerare”.  
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Il debutto in prima squadra con la Juve risale al 2019, poi Nicolussi Caviglia ha fatto qualche stagione in prestito: bene al Perugia tra i cadetti, esperienza sfortunata al Parma per un infortunio che lo ha messo fuori dai giochi per diverso tempo. Ma dopo oltre un anno di stop è tornato in campo, e ha ripreso la strada tra Sudtirol (in B) e Salernitana (in A). Allegri ha deciso di tenerlo al termine del pre campionato anche per il forte senso di appartenenza del ragazzo nei confronti del club. “Essendo qui dai Pulcini, dal 2008, questa qualità l’ho appresa nel tempo – ha spiegato -. Ho vissuto dei momenti di svolta della Juve: l’inaugurazione dello Stadium, Vinovo, Continassa, J-College, mi han fatto crescere dal lato umano e come calciatore. La Juve mi è sempre rimasta accanto”. E ora in un club che deve rinascere rispolverando il suo dna storico c’è anche lui, che sa meglio di altri cos’è la juventinità. Hans ha sempre sognato di diventare un pezzo dello spogliatoio dei grandi: ora è lì, studia da senatore e aspetta il suo momento.
10 settembre – 09:34
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