Nico Gonzalez, numeri e statistiche dell’argentino in questa stagione. Perché non incide

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Il 17 settembre 2024 l’argentino chiuse il match con un gol e un assist: quel giocatore non s’è più visto. Nella sfida europea bis con gli olandesi arriva un uomo tormentato da dubbi e infortuni e una squadra rivoluzionata

Guendalina Galdi

Giornalista

Il gol sbagliato sotto porta contro il Bruges ancora grida vendetta. Sliding doors: come sarebbe andata se… Ma oltre a domande, ipotesi e condizionali ci sono i tormenti di Nico Gonzalez, altro grande investimento della Juve in cerca di un ruolo da protagonista.

Kolo Muani e il suo impatto monstre in tre partite e due settimane di Juve non aiutano, perché i paragoni con chi è a Torino dall’estate si moltiplicano a ogni giocata del francese che va in campo e fa cose che ad alcuni neo compagni non sono ancora riuscite. Dal dimostrare una continuità che va oltre i demeriti di squadra, fino all’essere determinante. 

il nico del primo psv

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Dal primo incontro con il Psv, che ha coinciso con il suo esordio in Champions League, a oggi sono passati cinque mesi e si sono rincorse tante domande. Quando smetterà di essere intermittente? Quanto riuscirà a incidere? Quanto riuscirà a farlo in partite importanti? Il suo bilancio juventino finora recita 13 presenze in Serie A (su 24 giornate), un gol e due assist. L’ultimo, a Como per Kolo Muani, l’ha fatto salire a quota 50 marcature nei cinque grandi campionati europei (grazie alle 34 reti e ai 16 passaggi vincenti). Ma dal Psv del girone al Psv che vale gli ottavi tanto è cambiato, Juve – intesa come rosa e gerarchie – compresa. Il 17 settembre 2024 Nico aveva lasciato il segno con un gol e un assist, il progetto Motta era sospinto dall’iniziale entusiasmo e quel 3-1 agli olandesi aveva dato ancora più sprint. 

il nico di oggi

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Dopo il primo Psv, a inizio ottobre, lo stop fisico ha tenuto l’argentino lontano dal campo in 13 occasioni, 9 di campionato e 4 di Champions. Il problema degli infortuni si è riproposto e ritrovare condizione e continuità come sempre si è rivelato un percorso tortuoso. Pur non mancando la qualità. Anche la Juve non è più la stessa di cinque mesi fa. Ha perso in campionato, in Europa, è uscita dalla Supercoppa dopo una partita, ha salutato altri pezzi storici della rosa, alcuni protagonisti della partita di settembre sono ospiti fissi dell’infermeria da mesi e l’ultima vittoria di Como è tanto ‘sporca’ quanto lontana dai successi esemplari che Motta vorrebbe festeggiare. “Quei tre punti sono stati fondamentali, ma la strada per arrivare alle vittorie non è quella di Como, dobbiamo essere superiori in tutto all’avversario”. Parola di Thiago che con il Psv potrebbe rinunciare a Koopmeiners ma non all’argentino, lì davanti con Yildiz e Kolo Muani. Sperando che si riveda quel miglior Nico del primo Psv.



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