Hojlund attira su di sé la pressione di Hien e scatena Neres e Lang. Per la Dea si salva solo Scamacca, male Ahanor in due occasioni gol avversarie
E’ tornata la festa al Maradona. Sulle note di ‘Oje vita mia’, forse la nottata è davvero passata. Dopo due settimane di polemiche, sussurri e grida, attacchi da amici e nemici, il Napoli si scrolla di dosso paure e veleni: trascinato da uno strepitoso Neres, autore di due gol e tornato ai migliori livelli, batte l’Atalanta 3-1 e torna a riveder la luce. Gara essenziale, asciutta, concreta con sacrificio e attenzione contro la prima Dea di Palladino che ha cambiato molto ma che ha fatto vedere le cose migliori solo quando era troppo tardi. Conte ritrova – almeno per 45′ – lo spirito e la voglia di lottare dei tempi belli: si gode un Hojlund (uscito per preoccupanti problemi muscolari) decisivo negli schemi d’attacco, il primo gol azzurro di Noa Lang (lanciato dal 1′) e rilancia la sfida al campionato. Gara di fatto chiusa nel primo tempo e controllata con qualche affanno di troppo nella ripresa dove il ritorno al gol di Scamacca, entrato nella ripresa e sicuramente il migliore dei suoi, ha dato l’impressione di poter riaprire i giochi. Gli azzurri si fermano troppo presto ma proteggono il successo. E domani è già un altro giorno, in attesa della Champions.
Napoli-Atalanta, la chiave tattica della gara
Napoli in campo con il 3-4-3. Conte cambia tutto e sfodera il tridente davanti con Lang e Neres ai lati dell’unica punta Hojlund. Senza Anguissa, c’è McTominay al fianco di Lobotka in mediana con Di Lorenzo e Gutierrez sugli esterni. Inedita difesa a tre dietro con Beukema, Rrahmani e Buongiorno a difesa di Milinkovic-Savic.
I nerazzurri, invece, scendono in campo con il 3-4-1-2. La prima Atalanta di Palladino è con le due punte: De Ketelaere e Lookman. A supporto c’è Pasalic, con Ederson e De Roon a coprirlo in mediana. Sugli esterni ci sono Bellanova e Zappacosta mentre dietro tocca a Djimsiti, Hien e Ahanor. Tra i pali confermato Carnesecchi.
In fase di pressing alto, il Napoli si dispone con il 4-2-3-1: Conte alza McTominay in posizione di trequartista centrale con Neres e Lang esterni e solo Hojlund in avanti. In fase di costruzione, gli azzurri abbassano il bomber danese sulla trequarti – affinché porti su di sé la marcatura centrale di Hien – per poi liberare gli esterni con passaggi lunghi in profondità.
Nel secondo tempo, in fase di non possesso, il Napoli si abbassa con il 5-3-2 per contrastare i movimenti avversari di Lookman e De Ketelaere e le incursioni laterali di Zappacosta e Bellanova, alzati sulla linea offensiva degli attaccanti. Nel finale di gara la Dea cresce sul piano del ritmo ma non concretizza altre occasioni sotto rete, oltre quella di Scamacca al 52′.
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Napoli-Atalanta, curiosità: Scamacca torna in rete dopo 90 giorni
E’ il 52′ quando la Dea accorcia le distanze contro il Napoli. In area, con una girata di destro al volo, il bomber Gianluca Scamacca – subentrato ad inizio secondo tempo – trova la rete dell’1-3. Ma, la curiosità è che l’attaccante nerazzurro è tornato a segnare dopo esattamente 90 giorni dall’ultima marcatura in campionato contro il Pisa (il 24 agosto 2025).
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Le pagelle del Napoli
- Milinkovic Savic 6. Non compie parate determinanti ma resta guardingo nelle uscite. Solo una rete subita su un tiro al volo di Scamacca da posizione ravvicinata.
- Beukema 6. Attento e guardingo su Lookman, concede poco spazio al nigeriano ed annulla De Ketelaere.
- Rrahmani 5. Non stringe in area nella marcatura su Scamacca, in occasione dell’1-3 della Dea. Juan Jesus 6 (dal 64′).
- Buongiorno 6. Gioca da ultimo uomo nei minuti finali del secondo tempo e tiene a bada Lookman.
- Di Lorenzo 6.5. Al termine del primo tempo sterza in area e serve un cross-assist, sul secondo palo, per Lang.
- Lobotka 6.5. Ordinaria amministrazione del gioco, sfugge alla pressione di Pasalic e De Roon.
- McTominay 6.5. Assist per Neres al 38′: con un passaggio in verticale mette in ginocchio la difesa avversaria in occasione del 2-0.
- Gutierrez 6. Partita di contenimento su Bellanova, cala di intensità nel secondo tempo quando la Dea aumenta la spinta. Mazzocchi 6 (dal 68′). Attento alle marcature in area sugli inserimenti di Bellanova.
- Neres 8. Sblocca la gara al 16′ con un’incursione fulminea sulla fascia destra: servito da Hojlund, sfugge ad Ahanor e batte Carnesecchi con un piatto mancino sul secondo palo. Raddoppia al 38′ grazie ad un assist in profondità di McTominay: sfugge, ancora una volta, ad Ahanor. Politano 6 (dal 68′).
- Hojlund 6.5. Riceve da Di Lorenzo e inventa un assist di prima intenzione per Neres che fa 1-0. Porta su di sé per tutta la gara il pressing alto di Hien e libera i compagni di reparto. Esce per un problema muscolare. Lucca 6 (dal 74′). Al 90′ non sfrutta un errore avversario per concludere in porta – da sotto rete- per il possibile 4-1 ma è vivo e reattivo.
- Lang 7. Anticipa Bellanova e di testa insacca per il 3-0, da posizione ravvicinata, su assist di Di Lorenzo. Elmas 5.5 (dal 68′).
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I top e flop dell’Atalanta
- Scamacca 7. Entra nel secondo tempo e accorcia le distanze con un destro al volo in girata: 1-3.
- Bellanova 6. Si riscatta dall’errore in marcatura su Lang con un cross-assist per Scamacca al 52′.
- Lookman 5.5. Poco decisivo sotto rete e nei dribbling in area.
- De Ketelaere 5.5. Non brilla in fase offensiva e non riesce a saltare l’uomo. Subisce la marcatura asfissiante di Buongiorno.
- Pasalic 5.5. Si divora alcune occasioni dalla distanza, sparando in curva.
- Hien 5. Costretto ad uscire alto in marcatura su Hojlund, lascia ripetutamente dei buchi nella linea difensiva.
- Ahanor 4. Si fa sfuggire due volte Neres in marcatura in occasione delle due reti segnate dal brasiliano.
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