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Napoli-Udinese, pagelle: Kvaravaggio tornato, Osimhen pure. Bravi tutti, il voto pi alto a…

September 28, 2023 | by allcalcio.it

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Ancora buone sensazioni da Natan, per la prima volta schierato titolare al Maradona. Centrocampo da applausi con Lobotka-Anguissa-Zielinski.

La tensione galleggiava minacciosa nell’aria ed era facile scorgerla. La notte prima di Napoli-Udinese è stata animata dal terremoto e dalle polemiche a distanza tra Osimhen (in combinato disposto con l’agente Calenda) ed il club partenopeo (con tanto di annunci di possibili querele) per un video non gradito pubblicato su tik tok dai responsabili social della società azzurra. Poi è (quasi) tutto rientrato e così il bomber nigeriano è sceso regolarmente in campo. Ed è tornato ad essere decisivo. Rudi Garcia si è confrontato con alcuni pilastri della rosa e in campo si è rivisto il vecchio canovaccio: squadra aggressiva con e senza palla, Lobotka al centro del villaggio e degli svincoli principali, Kvaratskhelia e Politano a cavalcare lateralmente e Victor a dominare il fronte d’attacco spalleggiato da Zielinski e Anguissa a turno. E’ subito il georgiano a mettere la partita in discesa conquistando un rigore (fallo di Ebosele non visto dall’arbitro Manganiello, poi richiamato al monitor) trasformato dal polacco Piotr che già aveva sfiorato il gol in precedenza. Il tecnico ed il pubblico chiedevano che a battere fosse Osi, ma l’importante è aver trovato il vantaggio. Verso la fine del primo tempo è l’ispirato Politano a servire l’assist giusto per il bomber dai capelli gialli che controlla e infila l’angolo. Il nigeriano non esulta tanto al punto che nasce il sospetto di un fuorigioco, poi viene travolto dall’affetto dei compagni e dagli applausi del Maradona.

Napoli a riposo con due gol di vantaggio per la prima volta in stagione. Nel secondo tempo campioni d’Italia ancora in pieno controllo: Kvaratskhelia è inafferrabile e colpisce due legni. Poi Garcia toglie Osimhen per preservarlo in vista della sfida di sabato contro il Lecce. Entrano Simeone e poi Lindstrom e i due subito creano una palla gol. A trovare il terzo gol, però, è Khvicha che salta il portiere con un delizioso lob e poi scarica in rete. Dopo sei mesi di digiuno, finalmente un acuto. A spezzare il dominio azzurro ci pensa Samardzic che salta tutti come birilli prima di battere Meret (che tocca il pallone). Dopo circa un minuto, però, la percussione di Kvara con cross e la testa del Cholito chiudono il punteggio sul 4-1. Il Maradona finalmente canta “I campioni dell’Italia siamo noi”. Sorride Garcia, è soddisfatto De Laurentiis. Il Napoli è ripartito. Almeno sembra. Le pagelle di Areanapoli.it

Meret: 6. Si gode la partita con qualche fugace apparizione qua e là per circa 80 minuti, poi Samardzic si ricorda di avere doti da campione, dribbla tutti e batte anche il portiere friulano una volta dentro l’area. 

Di Lorenzo: 7. Forse sarebbe meglio 6.5? Ma anche 8 o 10, cosa cambierebbe? Ormai è talmente forte mentalmente che agisce quasi col pilota automatico. In difesa è quasi sempre insormontabile, senza palla sa sempre cosa fare e te lo ritrovi anche in attacco o dove serve un appoggio.

Ostigard: 6,5. Thauvin gli crea qualche fastidio in velocità, ma nulla di preoccupante. Prestazione in cui sintetizza letture e forza fisica. Si intravede un buon feeling con Di Lorenzo, Natan e lo stesso Mario Rui.

Natan: 6,5. Su Lucca e Thauvin chiusure importanti, in fase di impostazione inizia a prendere fiducia. Può poco sulla giocata di Samardzic che salta tutti.

Mario Rui: 6. Kvaratskhelia ha gamba ed è ispirato e così nel primo tempo mantiene la posizione. Poi nel secondo tempo accelera anche lui e il feeling con il georgiano è di grande intensità tecnico-tattica. Ebosele non trova mai varchi.

Anguissa: 7. Si rivede il Frank in formato gigante tra slalom, eleganza tecnica e quadratura nel cucire i reparti. L’intesa con Lobotka e Zielinski è poesia. Dall’83’ Raspadori: sv.

Lobotka: 7+. Torna ad essere lui il volante, il faro del gioco e il risultato è sotto gli occhi di tutti tra rifiniture, ritmi da dettare e recuperi anche a campo aperto. A tratti è uno spettacolo.

Zielinski: 7,5. Prima sfiora un gol da antologia dopo un tocco da maestro a disorientare un difensore, poi si carica sulle spalle la tensione di tutti e va a trasformare il calcio di rigore con il quale sblocca la partita. Qualità tecnica come letteratura sopraffina. Dal 71’ Cajuste: 6. Movimenti e giocate da veterano, in alcuni momenti dà la sensazione di essere a Napoli da anni.

Politano: 7+. Nel primo tempo è tra i migliori in campo tra intuizioni, serpentine e l’assist vincente per Osimhen. Svaria molto per creare pericoli ed evitare di dare riferimenti agli avversari. Dal 63’ Lindstrom: 6,5. Appena entra una sgroppata dirompente con tanto di assist per Simeone, che sfiora il gol. Quando accelera dà sempre la sensazione che qualcosa potrebbe accadere da un momento all’altro. In grande crescita.

Osimhen: 7,5. Una vittoria per ritrovarsi, un gol per cancellare le polemiche con il club. Victor è troppo importante per il Napoli, ma anche lui ha bisogno del Napoli per esprimersi. L’accordo con De Laurentiis arriverà e il futuro sarà per lui luminoso ovunque la carriera lo porterà. Ma serve la giusta serenità. La prova è di grande livello, ma non è ancora il bomber che ha stregato tutto il mondo del calcio. Dal 63’ Simeone: 7. Mai una polemica, sempre una fame incredibile. E soprattutto è felice di giocare a Napoli. Quando entra si vede tutta la sua luce. Ancora un gol per il romantico Cholito.

Kvaratskhelia: 8. Si procura un calcio di rigore anticipando Ebosele (poi trasformato da Zielinski) e regala buona parte del suo repertorio in affondo. Non manca il lavoro in copertura. Nel secondo tempo colpisce due pali, ma non demorde. Dai e dai, trova il gol con grande caparbietà ed un tocco a scalvare il portiere che vale il prezzo del biglietto. Infine disegna l’arcobaleno vincente che Simeone chiude di testa in rete. Khvicha è tornato. Dall’83’ Elmas: sv.

All. Garcia: 6.5. Dice di avere le spalle larghe, ed in effetti tutti i torti non ha visto che gestisce bene la tensione e le voci di un possibile esonero, rimette in piedi la squadra sul piano tecnico-tattico e atletico, e ridisegna un Napoli di alto livello che conferma i segnali positivi di Bologna (nonostante la mancata vittoria). Il feeling con tanti calciatori importanti è ancora da affinare, però i miglioramenti ci sono e l’apertura al dialogo per trovare rimedi è segno di grande intelligenza.

10 al pubblico del Maradona tra forma, sostanza, contenuti, passione: ai tifosi il voto più alto.



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