Napoli-Udinese, Lukaku e Lucca si sfidano: Romelu il presente, Lorenzo un obiettivo futuro

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Domani confronto tra punte di peso: prima di Rom, Manna aveva pensato al friulano che rimane nel mirino

Antonio Giordano

Cosa c’è di più rassicurante che ritrovarsi all’ombra d’un gigante? Sarà per quelle spalle larghe che aiutano a sentirsi assai protetti, ma pure il calcio ha bisogno di certezze da coltivare in comfort zone allestite in prossimità delle querce. C’è stato un tempo e c’è ancora in cui Antonio Conte ha indirizzato le proprie strategie in una dimensione favolistica da un metro e novantatré centimetri: fu all’Inter, per vincere uno scudetto, e poi è capitato al Napoli, per “ricostruire”, che l’idea s’è trasformata in Progetto. Da 48 ore circa, in quel cono d’oscurità non filtrano iperboli, né lusinghe: tre punti di vantaggio rappresentano “fieno in cascina” da custodire con oculatezza e il sano realismo in cui rifugiarsi è utile per fronteggiare il pericolo, che viene dall’alto. Lorenzo Lucca ha ventiquattro anni, molti ne ha spesi girellando l’Italia e puntando, per una stagione soltanto però, l’Olanda più chic, quella dell’Ajax: e quella torre (201 cm), un po’ Toni e un po’ Crouch ma anche un po’ Lukaku, è terrore diffuso nell’aria d’una Napoli che silenziosamente crede in se stessa e in un’altra favola.

il vicere’

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In un campionato in cui il gol ha varie lingue, Lucca (9) è il vicerè italiano che sfila alle spalle di Kean (15) e che si mette in mostra per Luciano Spalletti. Napoli-Udinese si gioca ad altissima quota, in baite in cui il gol sorge in vari modi e Lukaku contro Lucca o viceversa è un derby per pesi massimi che piacciono alla gente che non si compiace esclusivamente nell’estetica.

supermarket

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Fu per caso o anche no, ma nell’estate non potendo sentirsi sicuro di arrivare a Lukaku, Giovanni Manna tirò fuori dalla propria cartella le relazioni che si era fatto su Lorenzo Lucca, ripensò ai pomeriggi investiti per studiare l’ex enfant prodige e poi bussò con discrezione all’Udinese. Il mercato (quello estivo) ha sconfinato nell’appagamento più totale, Lukaku è atterrato a Castel Volturno e dopo aver superato diffidenza e pregiudizi s’è imposto da leader, però Lucca non è mai sparito dal data-base di Manna e resta un obiettivo per la prossima stagione. Lukaku a quota nove ci è arrivato “aiutandosi” dal dischetto; e Lucca invece ha fatto tutto da sè. Il loro mondo è nei sedici metri, e non è una coincidenza che entrambi segnino esclusivamente dentro l’area.

quanto pesano

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Il Napoli non è una macchina da gol, tra le prime sei è quella che procede con maggiore parsimonia ma il suo cinismo è esaltato da Lukaku, che ha realizzato un quarto del patrimonio. L’Udinese, tra le concorrenti dell’altra parte del campionato, è seconda solo al Parma e Lucca, non si è sottratto ai propri doveri: un terzo del fatturato gli appartiene. Poi ci sono differenze: Lukaku all’Udinese segna con frequenza terrificante – ne ha fatti sei in otto partite – e Lucca, che il Napoli l’ha incontrato tre volte, non è ancora riuscito a sbloccarsi. Però, intanto, stanno l’uno contro l’altro, chiaramente ignari di cosa riservi il futuro: non è lecito sapere se un giorno, presto o tardi, si entrerà nell’età di LuLu.



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