Napoli-Inter, Marotta si lamenta per il rigorino, Conte lo gela e prende in giro Chivu: “Ha mandato il papà…”

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Post-partita pirotecnico come i 90’ al Maradona: il presidente nerazzurro protesta per la decisione di Mariani, risposta al veleno del tecnico che tira in ballo anche il collega rumeno

Post-partita incandescente al Maradona dopo la vittoria del Napoli sull’Inter: Beppe Marotta si è lamentato per il “rigorino” dell’1-0 e la modalità in cui è stato decretato, Antonio Conte ha replicato criticando il presidente nerazzurro e prendendo in giro Cristian Chivu. Il tecnico ha invece snobbato Lautaro Martinez, con cui è stato protagonista di una lite in campo.

Inter, Marotta e il rigore per il Napoli

L’Inter non ha digerito la sconfitta di Napoli e soprattutto il rigore che ha aperto la partita, fischiato dall’arbitro Mariani con un ritardo di 5-10 secondi rispetto al contatto tra Mkhitaryan e Di Lorenzo, probabilmente su suggerimento dell’assistente Bindoni. A lamentarsene, a fine gara, è stato il presidente Beppe Marotta, presentatosi davanti alle telecamere di Dazn. “Il mio è un contributo al sistema calcio – la premessa di Marotta, prima di affondare il colpo sul modo in cui è nato il rigore – il Napoli ha legittimato la vittoria negli ultimi 20’, ma l’episodio determinante per l’equilibrio è nato da una valutazione da parte dell’assistente. L’arbitro non aveva fischiato e meglio di lui non c’era nessuno piazzato in campo. Perché è intervenuto l’assistente? La dinamica avrebbe richiesto l’intervento del Var, avrebbe portato chiarezza”.

Il “rigorino” per gli azzurri

Marotta entra poi nel merito del fallo fischiato da Mariani, tirando in ballo anche il designatore Gianluca Rocchi. “Nelle riflessioni fatte da Rocchi si era detto basta ai rigorini – le parole di Marotta – Poi ho sentito anche i commenti di validi giornalisti, anche dell’esperto Dazn Marelli, che dicevano che non era rigore. Io sono per la centralità dell’arbitro, ma se subentra l’assistente l’arbitro non può farsi condizionare”. Per Marotta il rigore è stato determinante per il resto della gara. “Ha creato amarezza, incazzatura tra i nostri giocatori, quindi sì ha condizionato. Poi il Napoli avrebbe potuto vincere lo stesso, ma io mi riferisco alla cronologia della partita e a come è stata originata la decisione dell’arbitro”.

La risposta al veleno di Conte

I veri fuochi d’artificio, però, scoppiano dopo, quando al microfono di Dazn si presenta Antonio Conte, a cui viene riferito della definizione di rigorino data da Marotta. E il tecnico del Napoli parte lancia in resta… “Ecco, la differenza tra Inter e Napoli è che l’Inter appena può manda Marotta, mentre qua vengo io a parlare”, la prima bordata di Conte, che poi continua il suo attacco aggiungendo una buona dose di veleno. “Un grande club deve fare corrette valutazioni, capire perché ha perso, non creare alibi – prosegue il tecnico salentino, alludendo poi anche alla carriera di Marotta – Io da allenatore non avrei permesso di venire a parlare al dirigente. Anzi ora lui è anche presidente, sta facendo una grande escalation il direttore…”.

La presa in giro di Chivu

Proseguendo nella sua invettiva, Conte critica ancora Marotta: “Mandare il presidente a fare queste considerazioni, lo trovo… Marotta lasci le cose di campo a chi ha partecipato alla partita, così sminuisce l’allenatore”. E prima di chiudere Conte tira in ballo anche Cristian Chivu, prendendo di fatto in giro l’allenatore dell’Inter con la stoccata più ficcante della sua intervista: “Io non ho mai chiesto ai presidenti di fare il papà… di fare queste difese di ufficio…”.

Lautaro snobbato

Sulla lite con Lautaro Martinez (e anche con Denzel Dumfries), invece, Conte adotta un altro tono, più rilassato, quasi snobbando l’argentino: il tecnico del Napoli mostra distacco verso un giocatore con cui ha condiviso le due stagioni trascorse all’Inter tra il 2019 e il 2021. Anche quando Conte era l’allenatore dei nerazzurri i due litigarono e allora al tecnico salentino viene chiesto se avesse un conto in sospeso col Toro. “Quando giochi queste partite sono episodi che possono accadere – premette Conte – ma mi preme ricordare i miei 2 anni all’Inter, quando l’ho riportata dopo 10 anni a vincere interrompendo la striscia di 9 scudetti della Juve, che tutti sanno quanto ha contato per me. Mi porto ottimi ricordi di quel periodo. Lautaro? È un ottimo giocatore, dal punto di vista umano non ho avuto così modo da conoscerlo per bene… Gli faccio tantissimi auguri”.

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