Napoli-Genoa 2-1 gol Ekhator, Anguissa, Hojlund

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Rossoblù avanti con un tacco di Ekhator, poi si svegliano i campioni d’Italia. Brutte notizie dall’infermeria per gli infortuni di Lobotka e Politano, usciti per guai muscolari: l’azzurro a rischio per la Nazionale

dal nostro inviato Vincenzo D’Angelo

Due facce dello stesso Napoli. Impacciato, lento, molle nel primo tempo. Feroce, convinto, gladiatore nella ripresa, quando l’inserimento di Kevin De Bruyne accende la luce offensiva e l’assalto all’area del Genoa diventa una strada in discesa. La rimonta parte da lì, perché per 50’ il Genoa controlla, riparte, spaventa e passa pure in vantaggio meritatamente poco dopo la mezz’ora del primo tempo con una prodezza di tacco di Ekhator. Poi il Napoli si riassesta, ritorno al 4-1-4-1 e con Anguissa e Hojlund ribalta il Grifone e si riprende la testa della classifica, in coabitazione con la Roma in attesa del Milan. Tre punti d’oro prima della sosta: c’è più gusto a lavorare quando si guarda tutti dall’alto. 

illusione rossoblù

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Eppure i primi dieci minuti sembravano il preludio a una giornata tranquilla. Prima Hojlund aveva sfiorato il gol (7’) con una rocambolesca carambola sul petto dopo il rinvio di Marcandalli, con la palla che aveva scavalcato Leali ma è finito a lato. Poi è stato Politano (11’) a sparare alto da buona posizione dopo bella sgasata a sinistra. Ma da quel momento in avanti, il Napoli è evaporato lentamente, lasciando campo e iniziative al Genoa, che ha trovato poi il vantaggio con una splendida giocata a destra di Norton-Cuffy: Olivera aggirato, cross basso e colpo di tacco vincente di Ekhator. 

ribaltone

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Prima dell’intervallo il Napoli perde Lobotka per infortunio (dentro Gilmour) e a inizio ripresa è Politano ad alzare bandiera bianca. Così Conte spedisce dentro De Bruyne e Spinazzola, che aumentano i giri del motore dei campioni d’Italia. E al 13’ il Napoli pareggia: Milinkovic fa il rifinitore, lancio lunghissimo e precisissimo ad azionare Spinazzola, cross per Hojlund che viene anticipato, ma sulla palla vagante Anguissa arriva come un treno e di testa firma il pari. Il Napoli esulta poco, rimette la palla al centro e ha fretta di ribaltarla. Al 15’ Spinazzola viene murato a colpo sicuro, poi Leali si distende per disinnescare un destro di Di Lorenzo. L’asse De Bruyne-Hojlund prova a bissare l’intesa di Champions e ci riuscirebbe pure (26’), solo che la posizione di partenza del belga – prima del cioccolatino per il danese – è di offside e vanifica il colpo vincente del numero 19. Ma il gol è nell’area, il Napoli spinge, il Genoa balla. Di Lorenzo (29’) centra il palo di testa su angolo di De Bruyne, ma un minuto più tardi gli azzurri scacciano via i fantasmi di una domenica sfortunata. De Bruyne pennella dalla sinistra, Di Lorenzo fa la sponda, McTominay appoggia per Anguissa che spara. Leali è fenomenale nella respinta, ma non può nulla sul tap-in feroce di Hojlund, che chiude la sua settimana perfetta: tre gol da sei punti tra Sporting e Genoa. Il Napoli ha trovato il suo vero centravanti. E se lo gode. Altra pausa in testa al campionato. La stagione sarà lunga e ricca di insidie, ma lo spirito c’è: è un Napoli che rifiuta la sconfitta e cerca sempre la vittoria. Le prime tavole del decalogo di Conte.



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