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Napoli-Garcia, tutti i perché di un flop. Pioli-Milan, è crisi

November 13, 2023 | by allcalcio.it

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Aurelio De Laurentiis è riuscito nell’impresa di sfasciare un autentico gioiello di organizzazione ed efficienza che lui stesso aveva creato. Rudi Garcia era un fallimento annunciato per tanti, troppi motivi. Il primo era che non era stato scelto dal direttore sportivo in carica e questo nel calcio è sempre stato un problema. Ora, conoscendo De Laurentiis, si poteva anche immaginare che il ds non avesse pieni poteri nella scelta del tecnico, ma esautorarlo completamente non preoccupandosi minimamente di sostituire Cristiano Giuntoli con tempistiche completamente diverse è stato un errore gravissimo. Non per caso oggi con Giuntoli a Juve è tornata a primeggiare e il Napoli oggi è quarto, più per demeriti altrui che per meriti propri. La squadra è tutta un equivoco. Osimhen è rimasto controvoglia e il tremendo scontro social con il club non poteva passare sotto silenzio, Kvaratskhelia si è scontrato con l’allenatore e non ha mai legato, si è lamentato persino Politano che pure è uno dei pochi a salvarsi. Garcia si è mosso come un elefante in una cristalleria, il resto lo ha fatto l’equivoco Lindstrom, che avrebbe dovuto sostituire Zielinski destinato in Arabia; il problema è che poi Zielinski in Arabia non ci è andato e Garcia non considera la stellina danese una mezzala, bensì un alter ego di Politano. Ma non è neppure normale che un club spenda 25 milioni per un giocatore per tenerlo ad ammuffire in panchina. Per questo, se arriverà Tudor o chi per esso, dovrà gestire anche questa situazione che, nel caso, andrà risolta a gennaio perché tenere Lindstrom senza utilizzare non ha alcun senso logico. Ma Kim non è stato sostituito adeguatamente e alcuni giocatori sembrano l’ombra di se stessi. Anche Mario Rui, che era uno dei punti di forza dello spogliatoio, oggi è un enigma tanto quanto Olivera, in un’altra alternanza che non ha dato alcun frutto.

Se il Napoli vive una crisi di nervi e il ko con l’Empoli è la conseguenza più logica, anche il Milan non scherza. Aprite Transfermarkt, andate sulla pagina della rosa rossonera e osservate con attenzione quanti infortunati ci sono. Viene il leggerissimo dubbio che Pioli, oltre ad aver sbagliato tantissimo sinora, abbiamo fallito anche nella preparazione estiva. A Lecce è andato in scena l’ennesimo pomeriggio inspiegabile, dopo l’altrettanto inspiegabile exploit con il Psg, il segnale tangibile che la squadra c’è e va solo guidata nella maniera giusta. Ho l’impressione che il tempo di Pioli a Milano sia agli sgoccioli per tanti motivi. Ha fatto cose eccezionali, ma a volte i giocattoli si rompono e rimettere insieme i cocci è difficile. Se Pioli riuscirà a rialzarsi dopo questa situazione e con l’ennesimo infortunio a complicare tutto forse vincerà la scommessa più difficile della sua carriera.

Pillole sparse: Roma e Lazio falliscono l’ennesima occasione e oggi è difficile dire chi abbia deluso di più. L’Atalanta a Udine è stata inguardabile e non meritava il pareggio, il Verona è in caduta libera. Ma c’è anche chi sorride. L’Inter non si ferma più, la Juve (con Giuntoli appunto) è tornata a competere per il titolo, la Fiorentina corre e Andreazzoli a Empoli sta compiendo un vero miracolo. Ci sono posti che sembrano fatti apposta per un allenatore: e questo matrimonio ha proprio l’aria di essere perfetto. La Serie A va in naftalina, per la terza pausa Nazionali, ma c’è tanto ancora da raccontare e da dire





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