Napoli-Cagliari, città in apnea per la partita scudetto

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Alla vigilia della gara contro il Cagliari, che può consegnare alla squadra di De Laurentiis il quarto tricolore della sua storia, per le vie del capoluogo campano si respira un’aria di silenziosa attesa

dalla nostra inviata Elisabetta Esposito

Una città in apnea. Più taciturna del solito. Meno confusionaria. Una città che aspetta. Quel +1 sull’Inter porta necessariamente all’ottimismo, quindi i preparativi – come si dice in questi casi – fervono. Ma si portano avanti silenziosamente. Rispetto a domenica scorsa qualche addobbo in più c’è, ma le sulle bancarelle del centro ancora non sono apparse maglie o bandiere con il “4” del quarto scudetto. Nel nostro giro per respirare l’aria della città ne contiamo cinque in tutto.

napoli attende

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Per capire meglio che cosa si stia vivendo, il metodo migliore è prendere una serie di caffè (sempre ottimi) nei vari bar. E origliare. Perché tra amici ci si lascia andare un po’. E così capiamo che Napoli è pressoché divisa in due: quelli che “finché non vedo non credo” e quelli che invece si lasciano andare all’ottimismo. “Avete visto che è successo domenica, noi due traverse e un palo, l’Inter ha preso gol a tempo scaduto. Il calcio è strano…”, dice uno. “Giochiamo con il Cagliari salvo in casa. Si vince. Si vince per forza e si festeggia”, risponde l’altro.

la statuina di pedro

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A proposito di domenica sera, sui muri della città da lunedì è apparso un santino… L’immagine è quella di Pedro, autore con la Lazio dei due gol all’Inter, in maglia biancoceleste e rigorosamente con aureola. La sua statuina, santificata, è anche tra quelle dei presepi di San Gregorio Armeno…

scaramanzia

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Mancano poche ore, ma qui il tempo pare non passare mai. “Non ce la faccio più”, si sente dire in dialetto stretto. Non da una persona, da tutti. E se ci palesiamo, chiedendo un commento “ufficiale” su quello che accadrà domani sera, è fuggi fuggi generale: “Non succede niente domani, a che vi riferite?”. Sì, certo. Fanno così negozianti, ristoratori, tassisti, ma anche i cosiddetti tifosi vip. “Preferisco non parlare adesso, scusate, ma è troppo presto”, è la risposta più gettonata – e comprensibile, per carità – dei tanti che proviamo a intercettare.

i maxischermi in città

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Quello che ci è chiaro però è che molti vedranno la partita in piazza. Tolti quelli che saranno al Maradona e i più intransigenti che vogliono rispettare le loro ritualità (“Le ho viste tutte sullo stesso divano, con gli stessi vestiti e gli stessi amici”), in tanti ci dicono che saranno in piazza del Plebiscito, piazza Mercato e piazza Giovanni XXIII a Scampia, i tre punti della città dove saranno allestiti i maxischermi, che si aggiungono ai 53 previsti in tutta la provincia per una (possibile, sia mai che diamo per scontata la vittoria) festa azzurra. “Festeggiare con gli altri è più bello, per questo andrò in piazza. Certo, se andasse male il dolore condiviso forse peggiorerebbe la situazione, ma voglio essere ottimista…”.



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