Morta a 51 anni Barbara Carron, ex vicepresidente del Padova: raccontava il cancro sui social
June 7, 2024 | by allcalcio.it
La donna era molto seguita sui social, dove raccontava la sua malattia. In un post di qualche mese fa scriveva: “Godetevi ogni singola cosa che la vita vi regala”
“Quando ho saputo della mia malattia è stato l’inizio di un viaggio, la paura e la scoperta di una me che non conoscevo. L’universo toglie e restituisce. Credo che la Vita si regga su questo equilibrio: Dare e Avere. Ho dato un senso a ciò che mi era successo ed ho ricevuto tanto amore”.
Con queste parole, scritte qualche mese fa da Barbara Carron, la sorella ne ha annunciato la morte a soli 51 anni, avvenuta giovedì. La donna da tempo utilizzava i social per raccontare la sua malattia e mandare messaggi di speranza di speranza e forza.
Il messaggio sui social: “Non pensate di avere tempo in eterno, ogni cosa è un dono”
Barbara Carron era ricoverata in clinica dove stava affrontando la recidiva di un tumore al seno. Originaria di Asolo, ex vicepresidente del Padova Calcio tra il 2005 e il 2013, Carron fino al 25 maggio la donna aveva aggiornato i suoi follower circa il suo stato di salute. “Non pensate di avere tempo in eterno perché non è così. Vi sbagliate. Pensiamo che tutto torni. Che di tempo ce ne sia in abbondanza: non è così. Il tempo è un’incognita e noi dobbiamo approfittarne perché ogni cosa è regalata, è un dono. Un dono meraviglioso che la Madre Terra ci mette a disposizione”, aveva scritto nel suo ultimo post su Instagram, aggiungendo: “Tutto cambia. Questa per me si cambia fortuna. Questa per me si traduce in sincronia di situazioni che poi ne creano altre ed altre ancora”.
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Il racconto della malattia
Nel racconto della sua malattia sui social, dove in tanti l’avevano conosciuta e apprezzata, aveva ricordato anche Michela Murgia: “Non l’ho mai amata- scriveva la consigliera delegata e legale rappresentante del gruppo Carron, San Zenone e degli Ezzelini, una delle più importanti aziende italiane nel settore edilizio- ma su una cosa aveva ragione: il cancro non è una battaglia. Io ti accolgo. Ti ringrazio per il messaggio che mi stai dando e ti lascio andare”.
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