Il City ha preso anche Cherki e Ait-Nouri. A Madrid è sbarcato Alexander-Arnold. Delap al Chelsea, Tah al Bayern e Bellingham jr. al Dortmund
Il Manchester City ha fatto le cose in grande: quattro colpi a cominciare dall’ormai ex milanista Tijjani Reijnders per un investimento di oltre 135 milioni di euro. La squadra di Pep Guardiola, avversaria della Juve nel girone D, non però è l’unica tra le grandi d’Europa al Mondiale per club ad aver usato la finestra extra di inizio giugno per piazzare qualche colpo. Dal Real Madrid del nuovo difensore Dean Huijsen al Borussia Dortmund che ha aggiunto Jobe Bellingham, il fratello di Jude, questo prologo di mercato è stato importante. E in un paio di casi anche dispendioso.
Padroni
—
La Premier League si è confermata padrona del mercato anche in questa finestra aggiuntiva. Il City è la squadra che in Europa ha speso di più, il Chelsea è l’unica altra andata oltre i 100 milioni di investimenti, anche se nel conto rientrano anche i 34 milioni di euro per la stellina brasiliana Estêvão, che il Mondiale lo giocherà col Palmeiras prima di trasferirsi a Stamford Bridge a competizione conclusa. L’ex milanista Reijnders è l’investimento più caro del City, 55 milioni di euro che coi bonus possono arrivare fino a 75. “Nel calcio conta vincere trofei e io spero di vincerne il più possibile” ha detto presentandosi il centrocampista che ha chiuso la Serie A nella squadra dell’anno. Avrà i riflettori puntati addosso come Rayan Cherki, stellina francese per cui il City ha speso 40 milioni di euro convinto che un giorno possa diventare il nuovo Kevin De Bruyne. “Sono un numero 10, ma per il miglior allenatore del mondo, il migliore della storia, gioco ovunque serva” ha detto lui presentandosi. L’altro investimento importante è quello per Rayan Ait-Nouri, preso dal Wolverhampton per 40 milioni di euro. È un terzino sinistro che ama spingere e attaccare, posizione che Guardiola aveva abolito ma che intende ripristinare in questo restyling in cui si prevede che Jack Grealish non sia nemmeno stato convocato. Aspettando Estêvão, al Chelsea la vera novità è Liam Delap, 9 di ruolo e di maglia che dovrà anche sfatare la maledizione che ai Blues da anni colpisce chi sceglie il numero simbolo del centravanti. “Delap è forte, sono sicuro che ce la farà” ha assicurato Maresca, che ha allenato il 22enne per cui il Chelsea ha investito 35 milioni nelle giovanili del City. Giovani sono anche gli altri investimenti che i Blues portano al Mondiale, i 2005 Essugo e Sarr: la squadra di Maresca nel 2024-25 è andata in archivio come la più giovane nella storia della Premier.
Spese Real
—
L’acquisto più caro l’ha fatto il Real Madrid, che per prendere Dean Huijsen dal Bournemouth ha investito 59 milioni di euro, il costo della sua clausola di rescissione. Il 20enne che ha scelto la nazionale spagnola e si è formato alla Juve (non aver capito fino in fondo il suo reale valore resta uno dei rimpianti di mercato bianconeri degli ultimi anni) aveva gli occhi di mezza Premier addosso, ma alla corte di Liverpool e Chelsea ha preferito rispondere alla chiamata della Casa Blanca. L’altra novità per Xabi Alonso è Trent Alexander-Arnold: l’esterno destro ha scelto tra le lacrime di lasciare il Liverpool, la squadra in cui era rimasto per 20 anni, a parametro zero, ma il Real ha convinto i campioni d’Inghilterra a metterlo a disposizione già al Mondiale per Club con 11 milioni di euro.
Fantacampionato Mondiale per Club è qui! Gioca al primo fantasy game dedicato alla Club World Cup!
La storia
—
Jobe Bellingham al Dortmund proprio come il fratello Jude non è una storia di nepotismo. Il Borussia ha speso 32 milioni di euro per prendere il 19enne inglese che negli Usa giocherà col numero 77 e la scritta Jobe sulla schiena: si, sta ripercorrendo le orme del fratello, ma ha dimostrato nell’ultima stagione al Sunderland con cui si è guadagnato la promozione in Premier League di avere talento per uscire dalla sua ombra e di poter diventare una stella. L’altra tedesca al Mondiale, il Bayern Monaco, non ha speso nulla ma ha aggiunto a parametro zero Jonathan Tah, difensore centrale cresciuto così tanto in 10 anni al Bayer Leverkusen da essere diventato un pilastro anche della nazionale tedesca. Al Mondiale c’è anche il Paris Saint Germain, che come l’Atletico Madrid con cui condivide il gruppo B non ha fatto mercato in questa prima finestra: la squadra di Luis Enrique probabilmente non ne aveva bisogno, visto il modo in cui ha dominato la finale di Champions League.
© RIPRODUZIONE RISERVATA