Gli orizzonti del calcio restano ampi e globali, ma il club rossonero pensa a un tecnico, a un direttore sportivo e a qualche rinforzo di casa nostra
Se davvero sarà svolta “all’italiana”, lo dirà il tempo. E cioè lo scorrere delle settimane estive. Intanto, però, da Casa Milan sale un po’ di tam-tam che porterebbe verso questa direzione: più prodotti nostrani in squadra – magari pure nel management -, dove per squadra si intende non solo giocatori, ma anche allenatore. Certo, non sarà esattamente una filiera a chilometro zero però, insomma, l’orientamento parrebbe essere questo. Sempre con moderazione, è ovvio, anche perché molto spesso rivolgere lo sguardo all’interno dei propri confini presenta costi decisamente superiori (e a volte ingiustificati) rispetto al mercato estero.