Conceiçao ha già provato a far giocare insieme Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez. Si può fare, con un Joao “due in uno”, se tutti danno una mano. L’olandese però rischia di perdere gli inserimenti e i gol della prima parte di stagione
Pep Guardiola diceva che le formazioni sono numeri di telefono: 4-4-2, 4-3-3, 3-4-2-1. Nulla più che prefissi. Beh, vero e falso allo stesso tempo, come tutte le frasi a effetto. Prendete il Milan. A Rotterdam e nei prossimi quattro mesi della sua vita, il Milan potrà giocare con quattro attaccanti insieme – Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez – e qui non è solo questione di prefisso. Dipende da corsa, posizioni in campo e sacrificio. La domanda è una: come si fa a supportare quei quattro?
come giocano
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Più che dalla teoria, ha senso cominciare dalla pratica. Il Milan ha cominciato il secondo tempo di Empoli con le sue quattro stelle tutte insieme, come da sogno dei tifosi. L’esperimento è durato meno di 10 minuti, fino all’espulsione di Tomori, poi è stato tutto un adattarsi (Musah terzino, Joao Felix in mezzo al campo) e apprezzare la compagnia reciproca. A qualche giorno di distanza, si può dire: i quattro assi – in maglia bianca, quindi di un colore solo come voleva De Gregori – si sono trovati benissimo. In quei 10 minuti si è decisamente visto qualcosa, diciamo un trailer del film. La trama in 30 parole: Joao Felix arretra, cerca palla da 10 e difende da seconda punta; Leao resta largo a sinistra; Pulisic parte da destra per occupare il centro; Reijnders diventa un distributore di centrocampo.


quattro attaccanti
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L’azione qui sopra traccia uno schieramento base, con Joao Felix che a fine azione diventa una seconda punta, vicino a Gimenez. Quasi un due in uno: numero 10 di raccordo e secondo attaccante nella stessa azione. Theo qui è un ispiratore – gran filtrante per Leao – in un ruolo che può essere a turno suo, di Reijnders (spesso) o di Fofana (più raramente). Il grande concetto: i Fab Four hanno tutto per stare bene insieme con il pallone. Sono complementari. Tutti sanno giocare uno contro uno e con i compagni. Gimenez è un finalizzatore, gli altri sono creatori di alto livello. Perfetto. Chi rischia di più di restare in panchina? In questo momento Leao, che non è al 100% e non convince ancora completamente Conceiçao.
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i possibili problemi
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Le controindicazioni del 4-2-3-1 iper-offensivo sono, banalmente, soprattutto difensive. I quattro devono aiutare e aiutarsi, fare la fase difensiva, rincorrere quando serve. Per Joao Felix e Leao non è uno sforzo naturale: diciamo che Conceiçao chiederà con forza a entrambi di sacrificarsi. Con la palla, invece, sarà interessante capire se Reijnders rischierà di essere confinato a metà campo, perdendo le fiammate da incursore che hanno segnato la sua stagione. Fofana invece verrebbe inevitabilmente convertito in mediano difensivo, allargando un equivoco in cui qualche milanista è caduto: Youssouf per la squadra ha rinunciato alla parte offensiva del suo gioco ma certamente non è Makelele. Basta provare: il tempo (forse) aiuterà.
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