Il Diavolo, che resta incerottato, è chiamato a difendere il primato in classifica. Toscani ancora a digiuno di vittorie, il tecnico nerazzurro sfida il suo vecchio club nello stadio dove ha vissuto momenti magici
la partita
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L’infermeria non offre grandi aiuti – dei sei assenti con la Fiorentina, recupera soltanto Nkunku -, ma Allegri attende il Pisa (col quale debuttò in Serie A 36 anni fa, proprio contro il Milan) con la consapevolezza della crescita evidente e costante della sua squadra. Capace di vincere, come col Napoli o con la Viola, anche in condizioni marcatamente disagevoli. Soprattutto, adesso c’è la vetta della classifica da difendere e dopo i toscani l’asticella si alzerà considerevolmente (Atalanta e Roma). Di fronte alle tante assenze il Diavolo risponde mantenendo una fase difensiva attenta, che concede pochissimo (4 gol subiti nelle nove partite stagionali tra campionato e Coppa Italia). Pisa ancora alla ricerca della prima vittoria, i tre punti sono frutto di tre pareggi, due dei quali arrivati nelle ultime tre uscite. Il piatto piange sia in termini di gol segnati (3, penultimo attacco del torneo), sia per quelli incassati (10, anche la difesa è la penultima della A). Per Gilardino l’emozione di sfidare il Milan nello stadio dove ha vissuto momenti magici. Nerazzurri al Meazza senza tifosi, dopo la decisione presa dal ministro Piantedosi e dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Fischio d’inizio a San Siro alle ore 20.45.
La Gazzetta dello Sport
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