Tare in Inghilterra per provare a convincere il danese e a strappare il sì definitivo. Intanto, il reparto difensivo è a posto con Estupiñán, Athekame e De Winter
È un Milan “d’azegliano”: “Fatta la difesa, bisogna fare l’attacco”. Il prossimo passo dei rossoneri si potrebbe riassumere così, parafrasando la famosa frase di Massimo D’Azeglio dopo l’Unità d’Italia. Estupiñán, Athekame e De Winter. Un colombiano, uno svizzero e un belga. Un terzino sinistro, un terzino destro e un centrale. Eccoli qui i nuovi volti del Milan di Allegri. Fuori Thiaw, volato al Newcastle per 40 milioni, dentro Koni, reduce da due annate positive al Genoa. Ora i rossoneri possono concentrarsi sull’attacco: l’obiettivo numero uno è Hojlund.
all in su hojlund
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La situazione legata al danese è chiara. Da un lato c’è il Milan, bramoso di regalare un 9 ad Allegri. Hojlund ha scavalcato Vlahovic ed è diventato l’obiettivo numero uno. Il Milan è pronto a chiudere per un prestito con diritto di riscatto, ma manca ancora il sì della punta. Lo United lo acquistò dall’Atalanta nel 2023 per 85 milioni bonus compresi, ma il rendimento è stato altalenante: 16 gol il primo anno, dieci il secondo. Troppo pochi per convincere il Manchester a tenerlo in rosa. Nelle ultime sessioni gli inglesi hanno acquistato Zirzkee e Sesko, preso un pugno di giorni fa per 85 milioni. Sarà lui il numero 9 di Rúben Amorim, che nel frattempo ha preso Rasmus e gli ha detto chiaro e tondo che giocare a Old Trafford sarà più difficile. Nell’ultima amichevole contro la Fiorentina non ha giocato un minuto. Insomma, il danese è in uscita.
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lo scenario
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Ma Hojlund è un tipo testardo. È convinto di potersi giocare le sue chance a Manchester nonostante la concorrenza. Vuole riscattarsi dopo due anni così così con un trofeo vinto – la FA Cup del 2024 – e un altro perso in finale (la Conference League dell’anno scorso). Tare è volato in Inghilterra per riuscire a strappare il sì della punta, ma non aspetterà a vita. Massimo una settimana, non di più, poi virerà su uno degli altri obiettivi: Vlahovic, Jackson e Gonçalo Ramos. Hojlund non vuole lasciare Manchester per puro orgoglio. Apprezza la corte del Milan, ama l’Italia e la Serie A, così come la sua famiglia. Ma è convinto di poter ancora dire la sua. Inoltre, gradirebbe più un trasferimento a titolo definitivo piuttosto che un prestito con diritto di riscatto. Il Manchester non l’ha ancora messo alla porta in modo definitivo, ma i 90’ in panchina contro la Fiorentina fotografano la situazione. Il Milan ha fatto all in. Rasmus andrà a vedere?
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