I greci di Silaidopoulos, hanno centrato la finale di Nyon dopo un tragitto senza sconfitte ed eliminando squadre più note. La super sfida con i rossoneri di Abate è stasera alle 18
A contendere al Milan il trono d’Europa c’è un gruppo di ragazzi che ha imparato a stupire. L’Olympiacos è la squadra rivelazione della Youth League, un carro armato arrivato alle Final Four di Nyon grazie a un percorso immacolato e una sfilza di prove di forza superate con lode. I greci, campioni nazionali in carica, hanno dalla loro consapevolezza, talenti in vetrina e un tecnico che conosce a memoria i segreti del calcio giovanile in patria.
PERCORSO NETTO
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Gli avversari del Milan di Abate hanno agguantato la finale di Nyon dopo un tragitto senza sconfitte, scaraventando fuori strada squadre esperte e spesso più quotate. I greci hanno partecipato alla YL grazie al successo del 2023 nel campionato nazionale Under 19, in cui sono primi anche quest’anno. Hanno dunque imboccato il percorso campioni, che si sviluppa in parallelo rispetto alla fase a gruppi, destinata alle Under 19 di squadre partecipanti alla Champions. Qui hanno liquidato i campioni d’Italia del Lecce con un doppio 3-1 e gli azeri dell’Fk Gabala (3-0 all’andata e 4-0 al ritorno). Ai playoff, la prima sorpresa è arrivata con l’eliminazione ai rigori dell’Inter di Chivu (6-5, dopo lo 0-0 dei regolamentari). I biancorossi hanno poi eliminato il Lens agli ottavi, ancora ai rigori (6-4, dopo il 2-2 dei 90’). Quindi Bayern Monaco ai quarti (grazie a un 3-1 in trasferta) e il Nantes nella semifinale di Nyon. Anche qui ai rigori (3-1 dopo lo 0-0 dei regolamentari). Primo fattore da considerare in vista della finale di oggi, con calcio d’inizio alle 18. Come i rossoneri, anche i greci sono abituati a battagliare fino all’ultimo pallone e danno del tu ai tiri dal dischetto.
L’ALLENATORE
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Zoom sui protagonisti. Il tecnico dell’Under 19 biancorossa è il greco Sotiris Silaidopoulos, 45 anni. Ex centrocampista, si è ritirato per colpa di un infortunio al ginocchio arrivato all’inizio del nuovo millennio, nel corso di un allenamento con la prima squadra del Panionios, in quel periodo nella massima serie nazionale. Dopo diversi interventi e tentativi di recupero è tornato in campo nel 2004, vagando nelle serie inferiori del calcio greco per un lustro, prima di ritirarsi. Si è concentrato così sulla carriera in panchina e sul calcio dei giovani con bei risultati, come la vittoria del campionato Under 16 con il Panathinaikos. Diplomato in Storia dell’arte, oggi guida l’Under 19 ed è il responsabile dell’intero vivaio dell’Olympiacos. Non solo: dopo l’esonero del tecnico della prima squadra Carlos Carvalhal, a febbraio, ha allenato i grandi ad interim. Con l’arrivo in panchina di José Luis Mendilibar, è rimasto nello staff della prima squadra come assistente.
PROTAGONISTI
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E in campo? Silaidopoulos punta spesso sul 3-4-2-1 e sulla grinta, spronando i suoi a tenere un baricentro alto e ad attaccare in fase di non possesso. Tra i protagonisti, ecco i fratelli Kostoulas. Uno, Konstantinos, fa il centrale, comanda la difesa a tre ed è un classe 2005. L’altro, Charalampos, è un classico numero 9 bravo a occupare l’area e a far salire la squadra, nonostante un fisico ancora in costruzione. Classe 2007, in stagione ha segnato 5 reti in 7 gare di Youth League (le stesse di Diego Sia, capocannoniere europeo del Milan) e viene spesso impiegato con la squadra B. C’è poi un altro parallelo con il Diavolo: uno dei protagonisti del viaggio in Coppa dei biancorossi è stato fin qui il portiere Antzelo Sina, classe 2004. Anche lui, come il rossonero Raveyre, è stato decisivo in partita e dagli undici metri. L’ultima volta nella semifinale con il Nantes. La coppa passerà pure da loro.
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