Faccia a faccia tra tecnico e ds per costruire la squadra: Rafa sarà il leader, sul francese ci sono gli arabi
Giovedì la firma sul contratto che può arrivare anche fino al 2029 (biennale con opzione sia per il 2027-28 sia per il 2028-29 legate alla vittoria del campionato), ieri mattina l’annuncio ufficiale da parte del Milan e nel pomeriggio il primo vertice di mercato con il ds Tare che stasera sarà a Monaco alla finale di Champions. Max Allegri ha già iniziato a disegnare il Diavolo che ha in mente. Per questo non vuole perdere tempo. Primo argomento del meeting con il diesse albanese: la situazione dei senatori della squadra. Leao, Maignan, ma anche (e soprattutto) Theo Hernandez, il cui agente, Manuel Garcia Quilon, ieri era a Casa Milan. Il terzino francese ha il contratto in scadenza e valuta sempre più concretamente una nuova avventura altrove. Il rinnovo? Praticamente da escludere: originariamente chiedeva 8 milioni di euro netti all’anno, mentre il club di via Aldo Rossi – dopo una stagione per lui negativa – offre 4. Restare in scadenza? Possibile, ma è più facile che le strade si separino. La cessione deve però arrivare a un prezzo che rispecchi il valore del calciatore.
gli arabi su theo
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Quanto? A gennaio il Milan aveva ricevuto un’offerta di oltre 40 milioni dal Como, rigettata poi dallo stesso Hernandez. Ora invece Theo è finito nel mirino dei sauditi dell’Al-Hilal. A oggi è l’unico club che si è fatto avanti concretamente con l’ex Real Madrid (non ancora con il Milan), anche perché vorrebbe allestire la squadra per il Mondiale per club. In sostanza: l’Al-Hilal da qui al 10 giugno (termine ultimo della speciale finestra di mercato aperta dalla Fifa prima dell’inizio del torneo negli Usa) dovrà accontentare il club di via Aldo Rossi con la proposta sul cartellino e poi convincere Theo. È soprattutto questa seconda parte la più complessa. Perché se è vero che gli arabi hanno la potenza economica per offrire un ricco ingaggio, Hernandez potrebbe aspettare che durante l’estate si affacci una big europea per non lasciare il calcio di primo livello ad appena 27 anni. La domanda sullo sfondo è ovvia: se il francese dicesse di no ai sauditi, arriverebbe poi davvero un’altra proposta all’altezza?
colloqui con maignan
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Il portiere del Milan ha una situazione contrattuale simile a quella del compagno di nazionale, ma nel suo caso la volontà del club (e in particolare di Allegri) è di continuare insieme, mettendo la firma sul rinnovo. Il tecnico e Tare parleranno a breve con lui per sentire quello che il portiere francese ha in mente. Poi eventualmente rientrerà in scena la società che con lui negli scorsi mesi aveva raggiunto un’intesa da oltre 5 milioni di euro a stagione. Poi le prestazioni altalenanti di Maignan (e qualche perplessità relativa a una condizione atletica non sempre all’altezza) hanno convinto il Diavolo a frenare. Adesso il dialogo potrebbe riaprirsi oppure le strade si divideranno, magari con Maignan diretto nella Premier. Dove? Se lo United cederà Onana, magari…
leao al centro del milan
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Chi, invece, sarà il fulcro del Milan che verrà è Leao. Allegri è convinto che il portoghese sia uno dei pochi a fare la differenza in Serie A e ne vuole fare il leader tecnico della squadra. Certo, bisogna che trovi più continuità di rendimento. E Max è convinto di poterlo aiutare nella missione, facendogli fare un ulteriore passo in avanti, soprattutto a livello mentale. Di certo Leao non si vende.
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milan, gli altri
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Il nuovo allenatore ha avuto modo di confrontarsi con Tare anche su altri giocatori della rosa. Jimenez? È considerato più un esterno alto che un terzino, motivo per cui sulle fasce in difesa il Milan si muoverà probabilmente sia a destra che a sinistra. Saelemaekers di ritorno da Roma? Un profilo che piace e che Max vorrebbe tenere in rosa per la sua versatilità. Così come il tecnico livornese è convinto di poter migliorare Pavlovic, di cui apprezza grinta e doti fisiche, pur volendo aggiungere un centrale al reparto, specie se partisse (almeno) uno tra Thiaw e Tomori.
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