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Milan, i gol di Leao e di De Ketelaere. Il commento di Garlando

February 12, 2024 | by allcalcio.it

Milan, i gol di Leao e di De Ketelaere. Il


Anche ieri Rafa ha dato un assist delizioso ma davanti alla porta ha sbagliato troppo. Quello che invece a Milanello pareva un brutto anatroccolo, tra le mani del Gasp è diventato cigno

Stasera la Juve può ristabilire le distanze, ma intanto ieri notte il Diavolo si è coricato a un solo punto dalla Signora. Morbida come un cuscino la distanza di 10 punti dall’Atalanta, quarta, e di 13 dal Bologna, quinto, che pure hanno una partita in meno. Terzo posto blindato e secondo nel mirino, grazie alla sesta vittoria nella ultime sette di campionato (più un pari). Un cambio di marcia che ha portato anche un cambio di umore in casa Milan. La solita risposta seria e sapiente di Stefano Pioli alle difficoltà. È in vantaggio di 5 punti sul campionato scorso. 

Se invece il Napoli si guarda indietro gli viene da piangere: da un torneo all’altro ha perso 27 punti e 26 gol. Osimhen, dove sei? Un’emorragia imprevedibile fino a qualche mese fa. Ora è sprofondato al nono posto, a -25 dall’Inter e -7 dal quarto posto. La squadra di Mazzarri ha anche giocato, spinto, è stata sfortunata, ma è uscita sconfitta con lo stesso risultato con cui nel torneo scorso aveva saccheggiato San Siro con un gol di Simeone. Una delle vittorie chiave per lo scudetto. il Milan non ha sperperato spettacolo, ma ha confermato, come a Frosinone, la sua anima spessa. Ora sa vincere nella sofferenza. Non ha subito gol, come nelle ultime sette giornate gli era riuscito due sole volte. La spia di una solidità difensiva in crescita. Ha deciso una pepita di Theo Hernandez, pescata in quella miniera d’oro scavata da anni sulla fascia sinistra. Imbeccata deliziosa di Leao, arrivato al settimo assist. In serie A lo precede solo il compagno Giroud (8). Ma per le ambizioni del Milan, ora che ripartono le coppe, deve assolutamente ritrovare il gol. L’ultimo risale a settembre, 142 giorni fa: 3 in tutto. Assurdo, per uno con le sue qualità atletiche e tecniche. Anche ieri Rafa ha sbagliato un paio di gol clamorosi. 

Nel pomeriggio era stato doppiato dall’amico Charles De Ketelaere (6 reti, 10 con le coppe) che, a Marassi, ha segnato il gol più bello del campionato: stop di destro, spalle alla porta, e, prima che la palla toccasse terra, botta al volo in giravolta. L’eleganza di un passo di danza e la velocità di esecuzione di un colpo di karaté. Una meraviglia dell’ex sfinge di San Siro che il Milan non ha saputo decifrare e, soprattutto, aspettare. Gasperini ne ha fatto l’anima della sua Atalanta. Irriconoscibile anche ieri il biondino belga, rispetto alla sua diafana versione milanese, e non solo per il gol e le magie tecniche. Due volte ieri ha strappato, contrastato energicamente da un paio di difensori del Genoa, due volte ha resistito alle cariche ed è evaso palla al piede con una consistenza fisica e una forza di volontà inimmaginabili un anno fa. CDK ha segnato il primo gol, El Bilal Touré, 22 anni, ha chiuso il conto con la prima gioia ufficiale alla Dea. Un gol importante per l’acquisto estivo più oneroso, fermo da quasi un anno. Torna a disposizione Lookman, protagonista in Coppa d’Africa. Scamacca deve ancora dare il meglio e Miranchuk è in crescita costante. Questa invidiata batteria offensiva fa dell’Atalanta la candidata più autorevole al quarto posto Champions che già occupa, forte di una identità tattica corazzata da anni di Gasp e di una potenza atletica e mentale dimostrata anche ieri a Marassi. Anche il calendario è un alleato: un recupero in canna (Inter) e tre scontri diretti in casa: Bologna, Fiorentina, Roma. Ma alle sue spalle c’è tanta vita. La Dea, con 4 gol, ha risposto ai 5 della Fiorentina, ai 4 del Bologna e ai 3 della Lazio: tre squadre che, come quella del Gasp, sono ricche di conoscenze e hanno facilità di gioco. 

Italiano contro il Frosinone ha trovato subito il gol di Belotti, il centravanti di cui aveva un disperato bisogno; Thiago Motta ha fatto poker al Lecce senza chiedere una carta a Zirkzee; Sarri ha ritrovato il gol di Immobile, fondamentale per le ambizioni della Lazio. Pur sconfitta, la Roma ha dato buoni segnali di crescita e, quando avrà una condizione migliore di quella lasciata da Mourinho e riuscirà a sostenere il bel gioco di De Rossi per 90’, si giocherà le sue chance. A patto che Lukaku e Dybala si sveglino. Martedì si giocherà il recupero Bologna-Fiorentina. Poi, nelle prossime sette giornate, sempre almeno uno scontro diretto tra le aspiranti al quarto posto. Aspettiamoci sorpassi continui, classifica liquida e spettacolo. Questa fascia alta di classifica, alle spalle della corsa scudetto, assomiglia alla buona provincia italiana: qualità della vita e sano edonismo. Gioco e gol. Ci faranno divertire.



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