allcalcio.it

Milan, Hauge show con il Bodo: cosa andò storto a Milano

September 26, 2024 | by allcalcio.it

Milan, Hauge show con il Bodo: cosa andò storto a


Il norvegese con due gol e un assist ha schiantato il Porto in Europa League. Il Diavolo lo aveva voluto fortemente, poi…

Lorenzo Topello

La mattonella, su per giù, è quella lì. Quattro anni dopo però è cambiata la finta: ora Hauge sterza con più fiducia sul destro, mandando il difensore dall’altra parte, e poi la piazza sul palo lontano. Istantanea di una serata stranamente mite in Norvegia, antipasto del lungo inverno scandinavo: Jens Petter Hauge che esulta non per uno, ma per due gol (e un assist) nella prima di Europa League contro una nobilissima come il Porto. E consegna i tre punti al Bodo Glimt. Chissà se 3.300 chilometri più a sud, a Milano, qualche tifoso rossonero avrà sorriso con piacere oppure mugugnato con un pizzico di rimpianto: di lampi così, sotto la guida di Pioli, l’ex enfant prodige del calcio norvegese ne ha fatti vedere pochini.

con haaland

—  

Dal Bodo andata e ritorno: Hauge e il Glimt sono esplosi insieme nel 2020. La favola bella dei gialloneri si arricchiva del primo storico capitolo, dopo quasi 60 anni di sostanziale anonimato, con la vittoria del titolo norvegese. A pagina uno troneggiava la figura di Jens Petter, autore di una stagione da 14 gol e 10 assist in 18 presenze: impossibile non attirare l’attenzione di diversi club internazionali. Soprattutto se poi a fare l’endorsement è uno come Haaland, che di Hauge conosce anche il numero di scarpe vista la convivenza in nazionale, e dopo il gran gol del compagno a San Siro proprio contro il Milan, nel settembre 2020, carica i social: “Avete visto che giocata?”. La bordata di Jens Petter fa il paio con quella di Erling Braut, i rossoneri intuiscono di dover far veloce per evitare intromissioni nella trattativa con il Bodo per accaparrarselo e dare un’opzione offensiva in più a Pioli. E lo portano a Milano per una cifra vicina ai 5 milioni di euro, con un contratto quinquennale.

Jens Petter Hauge, 21 anni. AP

magia interrotta

—  

La finta contro il Porto è opposta rispetto a quella col Napoli che rappresenta il battesimo del gol di Hauge in Serie A. E siccome la narrativa del calcio ama corsi e ricorsi anche a distanza di 3.000 chilometri, il norvegese segna per la prima volta col Milan nella stessa giornata in cui il Bodo, senza di lui (ma col suo fondamentale contributo durante tutta la stagione) festeggia un titolo strameritato, chiudendo a +19 sul Molde una campagna in cui lascia per strada solo 9 punti in tutto l’anno. Hauge, in ritiro a Napoli, sorride osservando i video della grande festa dei gialloneri e si carica a pallettoni. Nella serata del San Paolo (che 48 ore dopo diventerà luogo di raccolta dei fedeli azzurri per la morte di Maradona, a cui seguirà il cambio di denominazione) il Milan va avanti due volte con Ibra e subisce il gol di Mertens. A chiuderla è l’ultimo arrivato: allungo a sinistra, finta a rientrare con Manolas che ci casca con tutte le scarpe, mentre Hauge cambia marcia e gira lo sterzo tutto a sinistra per chiuderla sotto la traversa con un mezzo pallonetto. Hauge, nel novembre 2020, prende la via opposta rispetto a quella scelta nel settembre 2024. E non solo in campo: quel gol contro il Napoli sembra poterlo lanciare definitivamente, ma la magia finisce a gennaio, quando l’arrivo di Mandzukic lo esclude dalla lista Uefa per le gare della fase finale di Europa League. Nella quale, col Milan, il ragazzo di Bodo segna 3 gol durante i gironi. L’ascesa del norvegese dura quanto il bel tempo a casa sua: troppo poco. Gioca giusto 6 spezzoni nel girone di ritorno di Serie A, nell’ultimo dei quali fa in tempo a segnare contro la Samp: aveva stregato il Milan segnando, chiude col Milan segnando. In estate, nel 2021, si legge ovunque che a sinistra uno fra lui e Leao sia di troppo: la società opta per cedere il primo. E vince lo scudetto.

rinascita

—  

Jens, invece, ricomincia il giro: primo prestito all’Eintracht, un paio di gol in Bundesliga. I tedeschi si convincono e lo acquistano a titolo definitivo per 8 milioni permettendo al Milan di portare a casa anche la plusvalenza. Ma Hauge gira a vuoto soprattutto nelle due stagioni successive, fra Francoforte e il Gent in cui segna la bellezza di zero reti in campionato: neanche la nuova Conference lo aiuta a ritrovare il sorriso delle grandi notti internazionali. L’unica soluzione per tornare grande è la fredda aria di casa, da respirare ancora a pieni polmoni. Il Bodo lo intuisce e lo prende, stavolta in prestito, dall’Eintracht. E Hauge torna in quota: quest’anno ha segnato già 4 reti in Eliteserien e al debutto in Europa League ha stordito il Porto, coi gialloneri che hanno vinto nonostante tutto il secondo tempo giocato con l’uomo in meno. In campionato il Bodo ha ritrovato un passo simile al 2020: primo con 7 punti di distacco sul solito Molde a 7 giornate dalla fine, un pezzettino di titolo è già finito nei comodi giubbotti gialloneri. E in Europa, dove vogliono arrivare i norvegesi? A sognare ciò che non hanno trovato nel 2020, stoppati proprio dal Milan ai preliminari. Avendo ancora dalla loro parte uno che del Milan avrebbe voglia di diventare un rimpianto. Uno come Jens Petter che contro il Porto ha incendiato l’ala sinistra: dribbling, finta, destro all’angolino. L’idea di andare a tirare col mancino non gli ha portato troppa fortuna.





Source link

RELATED POSTS

View all

view all