Il tecnico portoghese grande protagonista della vittoria: “Non ricordo una squadra che recentemente ha creato così tanti problemi all’Inter. Le voci di esonero? Io non guardo e non sento niente”
Il punto non è uscire di prigione. Il punto è uscire di prigione con lo smoking. Paulo Fonseca vince il derby e lo vince a modo suo, con un Milan mai visto: 4-2-4 con quattro attaccanti e un mediano tecnico come Tijjani Reijnders. Il derby ha la faccia di Matteo Gabbia ma la vittoria è soprattutto di questo allenatore criticato, sull’orlo del baratro eppure sereno, come se fosse primo in classifica a febbraio. “E’ stata una partita importante, il Milan non vinceva il derby da tanto – dice alla fine -. Penso che i giocatori abbiano giocato con tanto coraggio, abbiamo meritato di vincere. Non ricordo una squadra che recentemente ha creato così tanti problemi all’Inter”. Questa è un’affermazione forte. E poi, per spiegare la risalita: “Mercoledì abbiamo parlato molto, quasi un’ora e mezza. Poi siamo usciti per l’allenamento e li ho visti in un modo che mi ha dato tanta fiducia”.
altro che esonero
—
Fonseca non dà peso alle critiche, non parla di rivincita e in questo merita un applauso: è stato coerente. In vigilia è stato sereno, educato, come pochi allenatori avrebbero saputo fare in un contesto così complesso. Nel post-partita, resta con i piedi per terra: “È stata una vittoria importante ma deve essere la normalità. Ora termineranno le voci di esonero? Per me è lo stesso. Io non sento, non guardo, non vedo niente. Non apro i social da 10 mesi. Sarà una settimana con molta fiducia, per me è importante continuare a vedere i giocatori che credono nelle nostre idee. Dobbiamo ancora migliorare ma questa è stata la vittoria dei giocatori”. Beh, modesto: è anche la sua. A margine, una frase divertente su Pulisic: “Se può essere un leader? No, servono i gettoni per farlo parlare. Non è uno che parli tanto…”.
tattica
—
Fonseca a Dazn spiega di non aver cambiato sistema di gioco, soltanto uomini: “La struttura era la stessa, abbiamo solo deciso di andare con Fofana tra i difensori centrali. Ho variato i giocatori ma Morata ha fatto lo stesso ruolo che aveva Reijnders contro il Liverpool. Penso che Morata faccia molto bene il trequartista”. Sarà curioso vedere ora se insisterà. Il calendario gli offre il Lecce, la trasferta difficilissima a Leverkusen, poi Firenze. Belle sfide. Alla fine, Ciro Ferrara lo fa tornare sul tormentone di queste settimane: “Ora manderò pasteis de nata per tutti…”. È dolce vincere il derby.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source link
RELATED POSTS
View all