Mercato Napoli: dopo De Bruyne, altri tre grandi colpi per Conte. Ecco chi sono

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Il d.s. Manna con scudetto da difendere e Champions da giocare punta ad una rosa lunga. Lunedì vertice col Bologna per Ndoye

Antonio Giordano

Collaboratore

Per dirselo in (quasi) tutte le lingue del mondo, ci stanno benissimo un inglese, uno svizzero e un italiano: e così il Napoli, che sa cosa vuole, inseguirà ancora se stesso, la sua natura travolgente e le sue ambizioni costruendosi una Babele che sappia di Grande calcio. Il mercato è un tormento, vale per chiunque e persino per chi ha appena vinto uno scudetto e deve difenderlo, per chi torna in Champions League e la trova cambiata, allargata, per chi alla Coppa Italia vorrà dare stavolta la sua dignità e per chi dovrà pure andarsi a giocare la Supercoppa: guai adagiarsi, come insegna il passato, riempito d’un trionfo insospettabile. Però adesso che si è passati dalle macerie dell’estate 2024 all’opulenza di tre mesi in cui si sentirà nitidamente il tintinnio del danaro, val la pena non sprecare tempo e Giovanni Manna ha tracciato un solco e le priorità: il centrale difensivo che lo stuzzica è inglese, l’esterno è svizzero e la punta è italiana, ma è lecito ribaltare le situazioni, perché succede e non dipende da te. 

Nel Blues

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Piano A: Trevoh Chalobah, che di Napoli sa tutto grazie al fratello che c’è già stato: ha un fisico bestiale (1,92), una esperienza internazionale e l’età giusta (26 tra due settimane). Costa un po’ (25 milioni di euro), ha un ingaggio già rilevante (tre milioni circa) e però dà le garanzie che servono al Napoli per sentirsi blindato. Alle spalle, perché un piano-B dev’esserci sempre, rimane Sam Beukema (26 anni), stesso prezzo più o meno, contratto più accessibile e resistenza del Bologna. 

Dan

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C’è un vuoto sulla corsia di sinistra, quella che è appartenuta a Kvaratskhelia, e sono mesi che Manna l’avrebbe occupata con Dan Ndoye (25): cinque mesi fa non sembrava impossibile, e a 25 si sarebbe chiuso, ma ora il Bologna, bottega carissima, ne reclama una quarantina, forse persino qualcosa in più e rende complicato l’affare. Ndoye ci sta, eccome, però prima bisogna sedersi con gli uomini di Saputo (accadrà lunedì) e capire come e dove intervenire, se per esempio con Zanoli come contropartita per addolcire il cash. Altrimenti, bisognerà indirizzarsi altrove: Lookman dell’Atalanta vale una sessantina, più abbordabili Chiesa e Lang, forse anche Jadon Sancho, ma per arrendersi e rinunciare a Ndoye sarà necessario sfiancare il Napoli. 

Lucca…ku

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Il socio di Romelu s’è promesso a Manna e Lorenzo Lucca (25 a settembre) ha i connotati per interpretare tecnicamente e pure anagraficamente il progetto: tra De Laurentiis e Pozzo i rapporti sono fraterni, lo raccontano 21 anni di mercato in cui sulla Napoli-Udine e viceversa è scivolato danaro in quantità industriale. Ma prima che ci scappi la fumata azzurra, c’è sempre un rituale che appartiene alle dinamiche del mercato e costringe a trattare, magari ad oltranza. Poi ci sono i sogni e Darwin Nunez lo è, con legittime riflessioni allargate su vari aspetti. Ma meglio vivere di certi dubbi…



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